La frana a Courmayeur avanza, si teme il peggio
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Un nuovo crollo sul Monte di La Saxe, che sovrasta Courmayeur, ha determinato la chiusura per 20 minuti del Traforo del Monte Bianco. Fa paura la frana che scivola verso valle di quasi 3 metri al giorno. Dalla montagna si sono staccati circa 2mila metri cubi di rocce e terra nell'area da cui, giovedì, si era staccato il "naso". E avanza senza sosta, si teme un crollo imminente.
IL SINDACO RASSICURA - "Nessuno può essere coinvolto nel crollo, aspettiamo che accada con tranquillità", rassicura il sindaco di Courmayeur, Fabrizia Derriad, dopo i nuovi crolli. "Il motore della frana è l'acqua - spiega - per cui l'aumento delle temperature, e il disgelo, la porta a correre. Un fenomeno naturale - prosegue -, noto da molto tempo, che comporta la gestione di una attività complessa per limitare i disagi. Il fatto che nessuno possa essere coinvolto, dal momento che la zona interessata dal crollo è stata da tempo evacuata, ci permette di attendere questo evento naturale con assoluta tranquillità". "La situazione va deteriorandosi di giorno in giorno, ci sono diversi settori instabili", ha spiegato Davide Bertolo, dirigente della Struttura Attività geologiche della Regione Valle d'Aosta, dopo un sopralluogo in elicottero sul versante franoso del Monte di La Saxe. "Blocchi di volumi, anche importanti, si libereranno nei prossimi giorni", ha aggiunto.