Garlasco, da Lovati scelto "solo perché costava poco" ai pizzini alla Panda "fantasma"

Garlasco, il giallo dell'auto usata da Sempio al tempo delle intercettazioni (dettaglio decisivo)

Il delitto di Garlasco rischia di diventare solo una parte di una maxi inchiesta legata anche alla corruzione che coinvolge alcuni magistrati. In caso il processo per l'omicidio di Chiara venisse trasferito da Pavia a Brescia dove è stato aperto il fascicolo per corruzione, lo scandalo si allargherebbe a macchia d'olio con scenari davvero imprevedibili. Intanto, dalle intercettazioni, spuntano anche i dialoghi di Sempio con i genitori e c'è un giallo legato all'auto usata.

Lo stesso Sempio dichiara di usare la Panda e non la Suzuki, ma qualcosa non torna. Nei verbali - riporta Il Giornale - compare soltanto la Suzuki SX4. La microspia installata su quell’auto comincia a funzionare l’8 febbraio e viene rimossa il 28. Della Panda, invece, nessuna traccia. Eppure, in quei giorni, Andrea Sempio guidava proprio la Panda, come emerge da una conversazione con i genitori: "Io domani vado con questa, non vado con quell’altra. A guidar l’altra mi vien male al ginocchio con la frizione". Ennesimo mistero.

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Sempio poi prova a chiarire la situazione legata a Lovati, il suo legale "scelto perché guadagnava poco" fino al centro delle polemiche per le sue dichiarazioni a ruota libera sul caso Garlasco (e non solo). "Abbiamo concluso da poco l’incontro con l’avvocato Lovati" spiega Andrea Sempio. "L’incontro è durato un paio d’ore abbondanti, è stato un incontro assolutamente pacifico, non ci sono state né animosità né screzi, nulla di tutto ciò, nonostante quello che hanno riportato alcune testate. Al momento ho deciso di prendermi qualche giorno prima di decidere se confermare l’avvocato Lovati nel mio team difensivo".

"Al momento - conclude Sempio - quindi è ancora il mio avvocato, fa ancora parte del mio team difensivo. Vedremo nei prossimi giorni. Ho deciso di prendermi qualche giorno per riflettere anche sulle sue idee, sulla sua visione, sulla sua idea della difesa. Vedremo". La replica di Lovati arriva in diretta tv: "Eravamo in balìa degli avvocati", commenta Lovati a Quarto Grado su Rete4: "L’unica cosa che capisco è che siccome loro non ne sapevano niente di niente perché sono ignoranti come capre, erano in balia degli avvocati… pendevano dalle loro labbra".

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