Garlasco, il supertestimone che inguaia Sempio: "Scontrino falso". E il silurato Lovati conferma tutto

Garlasco, Sempio e lo scontrino alibi: il supertestimone esce allo scoperto e lo inguaia

Continuano i colpi di scena (anche clamorosi) sull'inchiesta di Garlasco, quella che riguarda l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto ormai più di 18 anni fa ma di cui si cerca ancora il o i colpevoli (nonostante la condanna di definitiva di Alberto Stasi). Le indagini adesso si concentrano su Andrea Sempio, l'unico indagato in questo nuovo filone, e soprattutto sul suo alibi, il famoso scontrino del parcheggio di Vigevano del giorno del delitto. "La storia di quello scontrino non è come è stata raccontata". C’è un testimone che "smonta" l’alibi dello scontrino di Andrea Sempio e che ora - riporta Il Corriere della Sera - rischia di far crollare definitivamente uno dei punti decisivi della difesa del nuovo indagato per l’omicidio di Chiara Poggi.

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Un biglietto che nella prima indagine di Pavia su Sempio del 2017 — ora al centro di un’inchiesta della procura di Brescia che vede l’ex aggiunto Mario Venditti indagato per corruzione — era stato uno dei punti cardine della archiviazione firmata dal gip. E non aiutano certo le parole sibilline di Fabrizio Gallo, il legale del suo ex avvocato Massimo Lovati, che alla trasmissione "Ignoto X" di La7 aveva messo in dubbio la solidità dell’alibi: "Se lui continua a usare quello scontrino, va contro un muro: lo scontrino è falso. Lovati sostiene che, se una persona è innocente, non ha bisogno di correre per trovarsi un alibi". Ora la revoca a Lovati rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol per Sempio, il suo ex legale, infatti, conosce ogni dettaglio dell'inchiesta e con dichiarazioni simili potrebbe diventare una "mina vagante" utile per altre persone coinvolte nell'inchiesta.

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