Gaza, finita la tregua di sangue. Palestinesi: "Uccisa bambina di otto anni"
La tregua unilaterale di 7 ore dichiarata dagli israeliani in alcune zone di Gaza si e' conclusa alle 16, violata da un duplice attacco, secondo i palestinesi. Intanto e' tornato il terrore a Gerusalemme, colpita da due attentati a distanza di tre ore l'uno dall'altro.
Un uomo e' rimasto ucciso e sei sono rimasti feriti da un palestinese che, a bordo di una ruspa, si e' mosso all'impazzata per le strade di un sobborgo della Citta' Santa. Il bulldozer ha investito uno dietro l'altro un passante, un autobus che comunque era vuoto e un'auto prima di esser ucciso dalla polizia. E' successo alle 13,35 ora locale (12,35 in Italia).
Dopo e' stata la volta di un uomo che a bordo di una moto ha sparato ad un soldato ventenne fermo ad una fermata di autobus vicino all'universita' ebraica. Il soldato e' stato trasportato in ospedale ed e' grave. La polizia sta dando la caccia all'uomo, che si e' rifugiato in un quartiere palestinese. A macchiare la tregua unilaterale israeliana, un raid aereo, che sei minuti dopo le 9 (ora italiana di inizio del cessate il fuoco), ha causato la morte di una bambina di 8 anni ed il ferimento di 30 persone, nel campo profughi di Shati a Gaza City.
Un'ora piu' tardi, secondo fonti palestinesi, Israele aveva attaccato anche un'abitazione nel campo profughi di Nuseirat, nel cuore di Gaza, causando un numero imprecisato di feriti. L'esercito israeliano non ha ancora fornito la sua versione, mentre il lancio di razzi dalla Striscia di Gaza, durante la tregua, si e' parzialmente attenuato ma non si e' mai interrotto. Hamas non e' infatti ritenuta vincolata dalla scelta israeliana. Il movimento di resistenza islamica ha anche elogiato gli attentati a Gerusalemme ma non li ha rivendicati. Benjamin Netanyahu ha intanto chiarito che la fine dell'attivita' di distruzione dei tunnel nell'enclave costiera e' vicina, ma l'offensiva - sempre con il rischieramento delle truppe nella fascia a cavallo del confine - proseguira' fino a quando non sara' garantita la sicurezza dei cittadini. Israele e palestinesi dunque sono sempre piu' al muro contro muro. Al Cairo, la delegazione palestinese si e' pero' mostrata ottimista prima dei colloqui con i mediatori egiziani. Ma le parti sembrano distanti.
Oggi la Francia ha detto che la soluzione politica al conflitto deve essere "imposta" perche' le parti, "nonostante innumerevoli tentativi, purtroppo si sono mostrate incapaci di chiudere il negoziato", ha detto il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius. Una proposta oggi e' arrivata dal ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman. Citando il precedente del Mandato britannico sulla Palestina (1920-1948) e l'esempio di Timor Est (1999-2002), il 'falco' Lieberman ha proposto che per garantire la pace, il controllo della Striscia di Gaza, al termine delle offensiva, sia assegnato "all'Onu. Questa e' una delle poche opzioni (possibili) e certamente andra' valutata". Per Lieberman i due precedenti "hanno funzionato piuttosto bene" e l'affidamento all'Onu della responsabilita' di Gaza sarebbe possibile attraverso un "accordo tra noi e l'Anp".