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Cronache
Csm, guerra tra le correnti sulle nomine. Area contro il gruppo di Davigo

Csm: tra le correnti della magistratura scoppia la polemica sulle nomine

A poche settimane dal voto per il rinnovo dei consiglieri togati del Csm, previsto per l'8 e il 9 luglio, la campagna elettorale tra le correnti della magistratura si infiamma sulle nomine dei capi degli uffici giudiziari. Ad accendere la polemica un documento del gruppo di Autonomia e Indipendenza, che ha come leader Piercamillo Davigo, candidato alle elezioni di luglio: un duro atto di accusa contro le "corsie preferenziali" e i "favoritismi" di cui avrebbero beneficiato "attivisti di corrente" e giudici "provenienti direttamente da incarichi fuori ruolo", che avrebbero cosi' "scavalcato magistrati molto piu' anziani e riconosciuti come piu' meritevoli" da chi opera negli uffici giudiziari. Non si tratta di una denuncia generica, visto che e' accompagnata da un elenco dei casi "piu' eclatanti", senza nomi ma con indicazioni che rendono facilmente identificabili i protagonisti. Ed e' anche questa scelta a far discutere.

Area accusa il gruppo di Davigo, 'delegittima i colleghi'

"E' grave sul piano istituzionale che, per mere ragioni di propaganda elettorale, il Gruppo Autonomia & Indipendenza censuri come illegittime e frutto di accordi illeciti nomine di magistrati, facilmente individuabili, che attualmente ricoprono incarichi direttivi in uffici anche delicatissimi, delegittimando la loro funzione, l'intero ufficio e i magistrati che vi lavorano - attacca Area, il cartello che riunisce Magistratura democratica e il Movimento per la Giustizia - A quelle generiche censure potremmo contrapporre molti casi di nomine, o comunque di scelte consiliari, in cui il rappresentante in Consiglio di quel gruppo ha partecipato con votazioni di maggioranza o all'unanimita': anche in questi casi, dunque vi sarebbe stato un bieco scambio lottizzatorio?" Nella gestione delle nomine dei capi degli uffici giudiziari serve certamente "un deciso cambio di passo" ma "per cambiare un sistema che tutti abbiamo contribuito a creare vi e' la necessita' di una assunzione di responsabilita' condivisa, in chiave critica e autocritica, da parte di tutti i gruppi", sostiene Area. E "nessun gruppo (vecchio o nuovo, nato da fusioni o da scissioni) puo' pretendere di presentarsi come l'unico estraneo al 'sistema', come quello che da anni lo denuncia inascoltato". (ANSA). FH 24-MAG-18 17:20 NNNN

Tags:
giustiziacsmdavigo
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