Cronache
Grillo jr, il colpo di scena in aula. Video dello stupro non riproducibili




Incredibile ma vero, sospeso il processo per mancanza di tecnologia adeguata. Slitta a data da destinarsi l'udienza clou
Grillo jr, processo sospeso. Slittano le testimonianze chiave
Il processo ai danni di Ciro Grillo e dei suoi tre amici accusati di stupro di gruppo nei confronti di due ragazze, ha subito uno stop. C'era grande attesa per quella che veniva definita l'udienza clou ma qualcosa è andato storto. Due microfoni - si legge sul Fatto Quotidiano - per dieci parti coinvolte nel processo. Un collage di foto stampate su fogli A4 attaccati con lo scotch sul muro al posto di un proiettore e di una lavagna elettronica per analizzare foto e video. Nessun impianto per riprodurre gli audio, anche questo uno strumento fondamentale, secondo i legali degli imputati, per valutare le fonti di prova. Tutti a casa. Sembra incredibile, ma è quello che è successo ieri in tribunale a Tempio Pausania.
È andato in scena - prosegue il Fatto - uno scontro senza precedenti tra avvocati e giudici. L’aula di giustizia dove sono in corso le audizioni, accusano i difensori, non è dotata degli strumenti minimi indispensabili (non si parla del resto di chissà quali strumenti tecnologici) per garantire il diritto alla difesa. Così, finché non sarà adeguata, non si faranno più udienze. Non è un caso che le polemiche siano deflagrate proprio ieri. In aula erano attesi infatti i primi testimoni davvero significativi di questa vicenda: le dottoresse della clinica Mangiagalli di Milano, che avevano visitato la studentessa e i due istruttori di kitesurf di Silvia, la ragazza che accusa Ciro e i suoi tre amici.