Croazia, in vendita il gulag di Tito. Può diventare un resort per omosessuali
Sull'isola Goli Otok, finirono circa tredicimila persone, comunisti filosovietici e anticomunisti, fino al 1956. Quattrocento persero la vita. L’associazione e gli ex detenuti hanno scritto al governo per chiedere che sia trasformata in un memoriale. Già, perché sull'isola calva era stato allestito il gulag di Tito, che ora potrebbe diventare un resort di lusso per gay e lesbiche.
Il governo croato ha infatti deciso di mettere in vendita lo splendido isolotto (almeno dal punto di vista naturalistico), sul quale finirono comunisti filosovietici e anticomunisti, fino al 1956. L’associazione Goli Otok e gli ex detenuti sono infuriati, sono contrati alla vendita e hanno scritto al governo per chiedere che sia trasformata in un memoriale.
Ma pare proprio che ormai non si possa più tornare indietro. Sono arrivate già parecchie offerte di acquisto per l'ex gulag, con i progetti di ricostruzione e riqualificazione tra i più disparati. E l'ipotesi più accreditata al momento è che il gulag di Tito diventi un resort per omosessuali con il progetto denominato “Goli otok-European Gay Resort Croatia” presentato al competente ufficio dal Forum ecologico-sociale di Fiume in cui si delinea l’Isola calva come una sorta di paradiso per il turismo omosessuale, un target, dicono i proponenti, molto remunerativo per attirare in Croazia una segmento turistico che fin qui ha alquanto snobbato le splendide coste del Paese appena diventato un membro dell’Unione europea.