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Cronache
Il vaccino sta schiacciando il coronavirus, ma facciamo meno tamponi

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 12-18 maggio 2021, rispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi (43.795 vs 63.409) e decessi (1.215 vs 1.544). In calo anche i casi attualmente positivi (315.308 vs 363.859), le persone in isolamento domiciliare (302.080 vs 346.866), i ricoveri con sintomi (11.539 vs 14.937) e le terapie intensive (1.689 vs 2.056). Il vaccino sta insomma schiacciando il coronavirus, tuttavia c'è anche un dato non positivo: calano i tamponi.

In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: decessi: 1.215 (-21,3%); terapia intensiva: -367 (-17,9%); ricoverati con sintomi: -3.398 (-22,7%); isolamento domiciliare: -44.786 (-12,9%); nuovi casi: 43.795 (-30,9%); casi attualmente positivi: -48.551 (-13,3%). "Continua la riduzione dei nuovi casi settimanali – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – che dimostra come gli effetti ottenuti grazie a 6 settimane di restrizioni stiano lasciando gradualmente il posto ai primi risultati della campagna vaccinale. Si rileva tuttavia una riduzione dei tamponi (-15% di persone testate rispetto alla settimana precedente), segno di un allentamento dell’attività di testing".

E quanto alla campagna vaccinale, alcuni aspetti possono e debbono migliorare. Ae solo l’8,7% degli over 80 non ha ricevuto neppure una dose, la percentuale sale al 21,4% nella fascia 70-79 e al 38,6% per quella 60-69 anni. Aggiunge quindi Cartabellotta: "Ad oggi la strategia del 'rischio ragionato' sembra funzionare: agli effetti delle restrizioni stanno gradualmente subentrando quelli dei vaccini, 'assorbendo' l’impatto delle riaperture graduali sulla curva epidemiologica. Tuttavia, in questa fase della campagna vaccinale non bisogna limitarsi a rincorrere i numeri con l’obiettivo primario di non lasciare 'dosi in frigo', ma è prioritario vaccinare rapidamente il maggior numero possibile di over 60 e fragili. Solo questa strategia potrà minimizzare l’impatto ospedaliero della ripresa della circolazione del virus, visto che il testing & tracing, già abbandonato da tempo, viene di fatto anche 'scoraggiato' dal nuovo sistema per assegnare i colori alle Regioni. Un sistema fortemente condizionato dall’incidenza dei casi che, senza definire alcuna soglia minima di testing, ripropone quanto già visto nella primavera 2020: ovvero, meno tamponi, meno casi", conclude il presidente di Gimbe.

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