Immigrazione, esplode la protesta a Roma: 4 poliziotti feriti. Foto - Affaritaliani.it

Cronache

Immigrazione, esplode la protesta a Roma: 4 poliziotti feriti. Foto

Continuano i disordini in varie parti del Paese tra immigrati e cittadini italiani. Dopo le polemiche dei residenti contro gli immigrati a Treviso nella giornata di giovedì, oggi le proteste sono scoppiate a Lucca e Roma.

Sono quattro i poliziotti feriti a Roma, al termine delle operazioni di trasferimento dei cittadini stranieri che hanno acquisito il diritto all'assistenza, presso la struttura individuata a Casale di San Nicola. Durante le operazioni le forze dell'ordine sono state fatte oggetto di una sassaiola dai manifestanti che si opponevano all'ingresso degli stranieri presso il centro. "E' stato pertanto necessario per le forze in campo indossare i caschi di protezione ed aumentare l'uso della forza per contenere il comportamento dei manifestanti che - secondo quanto comunica la Questura della Capitale - ha travalicato ogni forma di legalita'". 



Tensione, scontri e blocchi stradali sulla Cassia, intorno alla struttura di Casale San Nicola scelto come destinazione per un gruppo di profughi. Casapound ha raccolto alcune decine di residenti che si sono confrontate duramnete con la polizia schierata in assetto antisommossa.

"Le operazioni, iniziate la mattina presto sotto il controllo delle forze dell'ordine, sono da subito risultate difficoltose, per l'ingerenza di elementi estremisti che hanno tentato di dissuadere gli ospiti" ga sapere la Questura di Roma, "In occasione dell'arrivo presso la struttura il convoglio, scortato dalle forze dell'ordine - precisa la Questura -, e' stato bloccato da appartenenti al Comitato di quartiere, spalleggiato anche da elementi esterni. La Polizia, dopo aver tentato invano ogni possibile via di dialogo, sta intervenendo per la rimozione delle numerose auto parcheggiate nella sede stradale, valutando anche a carico dei proprietari la sussistenza di responsabilita' penali e amministrative. L'iniziativa sta creando notevoli disagi anche ai residenti della zona".

"L'Italia deve darci 1.500 euro". A Lucca scoppia la bomba immigrati - Momenti di tensione in via della Formica a San Concordio dove un gruppo di immigrati sbarcati due anni fa a Lampedusa ha assediato la dirigente del Ceis chiamata dai carabinieri per cercare di risolvere i problemi legati all’allontanamento di alcuni soggetti per la scadenza del progetto di ospitalità. Colpito anche un maresciallo dei Carabinieri, Riccardo Tramaglino, intervenuto con altri colleghi, agli agenti della Polizia Municipale e agli agenti della polizia per sedare la protesta e soprattutto per permettere a per permettere alla responsabile del Ceis Gabriella Mauri, assediata e costretta a chudersi dentro la propria auto, di andarsene. Tutto è cominciato intorno alle 12 quando gli otto immigrati occupanti la casa del Ceis di via della Formica hanno lasciato l’abitazione “devastata” e in condizioni penose, essendo finito il progetto di accoglienza che consentiva di ricevere dallo stato italiano la cifra di 750 euro al mese. “Sono due anni che siamo qua e se vogliono che ce ne andiamo – ha spiegato la più facinorosa, unica donna del gruppo – devono darci 1500 euro almeno. Con 500 euro che ci vogliono dare non sappiamo cosa farci. Noi non ci muoviamo”. La realtà, come ha spiegato la dirigente del Ceis, è un’altra: questi immigrati hanno raggiunto un accordo e lo hanno firmato per la somma di 500 euro e il governo tanto può dare tanto darà. "Sono in Italia, sono ospiti e avanzano pretese, quando ci sono italiani che hanno lavorato una vita e oggi devono andare a mangiare alla Caritas. Questa è un’Italia di vergogna".