Cronache
"Lady Coumadin" suicida in casa, era a domiciliari in Calabria

Suicida la 47enne condannata in 1° dal Tribunale di Pescara a 13 anni e 8 mesi per aver tentato di uccidere il marito con il potente anticoagulante
Lo Russo era stata arrestata perchè lo scorso giugno avrebbe rubato i fascicoli che la riguardano al Tribunale dell'Aquila
Si è tolta la vita Daniela Lo Russo, nota come 'Lady Coumadin', la 47enne di origini pugliesi condannata in primo grado dal Tribunale di Pescara a 13 anni e 8 mesi di reclusione per aver tentato di uccidere il marito con il Coumadin, potente anticoagulante. La donna si e' suicidata a Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, nell'appartamento dove da giovedi' scorso stava scontando gli arresti domiciliari dopo essere uscita dal carcere di Teramo.
A fine ottobre la 47enne aveva tentato il suicidio in carcere ed era stata salvata dagli agenti penitenziari. Pochi giorni fa una perizia psichiatrica aveva stabilito che avrebbe potuto seguire in presenza l'udienza del 21 dicembre del processo che la vede imputata di tentato omicidio. Lo Russo era stata arrestata perche' lo scorso giugno avrebbe rubato i fascicoli che la riguardano al Tribunale dell'Aquila, dove la Corte d'Appello era chiamata a decidere sul ricorso relativo alla sua condanna, e poco dopo avrebbe bruciato quel materiale lungo la strada verso casa.
'Lady Coumadin' era nota alle cronache pescaresi per diversi episodi: nell'estate 2020, verso la fine del suo processo per il tentato omicidio del marito, posiziono' cinque finti pacchi bomba davanti ad alcuni uffici di Pescara, tra cui Tribunale e Comando dei carabinieri, e davanti al portone del magistrato che sosteneva l'accusa, cui era indirizzato anche un messaggio minatorio. Alla donna nel maggio scorso era stato inoltre notificato un provvedimento di sequestro di un immobile ritenuto provento di una truffa ai danni di un noto imprenditore di Pescara.