Lazio: postati meme nazisti e antisemiti da parte di due internauti
Uno sconcertante meme in cui viene rappresentato un forno da cucina aperto con dentro alcune banconote e la scritta "trappola per ebrei". Sono partite da qui - e dalle numerose segnalazioni arrivate tramite il commissariato di pubblica sicurezza online - le indagini del Servizio Polizia postale e delle comunicazioni, della Direzione centrale della Polizia di prevenzione e della Digos di Latina che hanno portato all'individuazione e alla denuncia di due internauti molto attivi sui profili social e di "esplicito orientamento ideologico nazista, antisemita e xenofobo". Propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa i reati contestati. Uno dei due, utilizzatore del profilo twitter 'Cristian d'Adamo', vicino agli ambienti ultras della Lazio e già responsabile della Sezione Forza Nuova di Fondi (Latina), nelle passate elezioni amministrative di Fondi si è candidato a consigliere comunale in una lista civica.
Lazione: uno dei due ultrà di estrema destra e candidato alle comunali
D'Adamo è risultato titolare di vari account Facebook, Telegram, Linkedin, Pinterest, Twitch e Tublr. In particolare, l'analisi effettuata sui profili social ha permesso di riscontrare come l'uomo avesse condiviso immagini che, di frequente, lo ritraggono con il braccio teso ed alzato nel saluto romano, nonchè con simboli neonazisti, fascisti, oltre a foto che lo associano agli ambienti ultrà di estrema destra della tifoseria della Lazio. Non solo: D'Adamo, dopo la candidatura alle comunali, è stato citato in diversi articoli di stampa che - riprendendo una segnalazione dell'Anpi - mettevano in evidenza gli aspetti xenofobi, fascisti, omofobi, antidemocratici, anticostituzionali ed antisemiti presenti sul suo profilo Twitter.
Le indagini, coordinate dalla procura di Latina, si sono indirizzate anche nei confronti di un ulteriore internauta - residente nel medesimo capoluogo di provincia - individuato sulla piattaforma VK.com per la presenza all'interno del suo account di numerosi post ed immagini naziste, antisemite e xenofobe. Le prove acquisite a carico dei due hanno portato all'esecuzione di un decreto di perquisizione personale, locale ed informatica a conclusione della quale entrambi hanno confermato di essere gli autori dei post 'incriminato'. Sono stati sequestrati vari dispositivi informatici, sui quali verranno effettuati ulteriori approfondimenti tecnici, due portatessere e placche riportanti la scritta Polizia di Stato.
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