Legambiente, dov'è il mare più bello d'Italia? Per trovare l'acqua cristallina si deve andare a Sud. Ecco la Regione che si è presa le Cinque Vele - Affaritaliani.it

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Legambiente, dov'è il mare più bello d'Italia? Per trovare l'acqua cristallina si deve andare a Sud. Ecco la Regione che si è presa le Cinque Vele

Puglia, Sardegna, Sicilia, Campania, Calabria o Puglia: qual è la Regione con il mare più bello d'Italia? La classifica

Cinque Vele di Legambiente, ecco la Regione che ha vinto 

Puglia, Sardegna, Sicilia, Campania, Calabria o Puglia: qual è la Regione con il mare più bello d'Italia? Anche quest'anno la Sardegna ha conquistato la vetta della classifica Cinque Vele stilata da Legambiente e Touring Club Italiano, presentata al Forum Blue Economy con Domus De Maria, località a sud dell'isola.  A farle ottenere il primato è anche la recente istituzione dell’area marina protetta di Capo Spartivento, simbolo di un impegno crescente per la sostenibilità.

Sono venti le località marittime italiane premiate, sei delle quali in Sardegna, seguite da cinque in Puglia, quattro in Toscana e le restanti distribuite tra Campania e Liguria. La vincitrice del 2023, Pollica, nel Cilento, scende al secondo posto, mentre Nardò, in provincia di Lecce, si piazza al terzo. Anche i laghi sono stati valutati: Molveno guida la top 10 dei comuni lacustri premiati.

Per il secondo anno consecutivo, nessuna località siciliana ottiene le Cinque Vele, un’assenza che fa riflettere. Ma per Legambiente questo riconoscimento non è un punto d’arrivo: "Le cinque vele sono un punto di partenza. Chi le riceve diventa un alleato, un testimonial della sostenibilità", ha spiegato il direttore generale Giorgio Zampetti.

L’obiettivo è chiaro: combattere l’overtourism e promuovere un turismo dolce, sostenibile, che valorizzi il territorio e tuteli la biodiversità. Cresce l’adesione al progetto europeo Life Turtlenest: sono ora 103 i “Comuni Amici delle tartarughe”, più del triplo rispetto allo scorso anno. Anche Roma entra nel gruppo, dopo che le tartarughe Caretta caretta hanno iniziato a nidificare sul litorale di Ostia.

Le strategie per evitare che il successo turistico si trasformi in un boomerang sono diverse. A Vernazza, nelle Cinque Terre, il parco ha introdotto misure per gestire meglio i flussi e ridurre l’affollamento, regolando accessi e traffico sui sentieri. Stessa linea seguita dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano, dove per accedere all’isola di Montecristo si contano solo 23 visite all’anno, con gruppi di massimo 75 persone guidati da sette esperti.

Anche la prenotazione delle spiagge a numero chiuso in Sardegna è diventata una questione di attimi. “È come la finale di Champions League”, scherza Antonio Congiu, della piattaforma Oikos, che in alcuni casi ha registrato il tutto esaurito in soli 59 secondi.

Il direttore generale del Touring Club Italiano, Giulio Lattanzi, lancia una proposta per garantire l’accesso a tutti: "Se in 50 secondi finiscono i posti spiaggia, bisogna pensare a un sistema di rotazione. Magari chi va oggi, domani lascia il posto ad altri."

Quest’anno la guida "Il mare più bello" festeggia 25 anni di pubblicazioni, un traguardo raro nel panorama editoriale. E la blue economy si conferma un pilastro per l’Italia: vale il 10,2% del PIL, genera un milione di posti di lavoro e ha il Mar Mediterraneo come fulcro, uno degli hotspot di biodiversità più ricchi al mondo, con oltre 17.000 specie marine. Il mare italiano non è solo bellezza: è ricchezza, responsabilità e futuro. E il Sud, con la Sardegna in testa, ne custodisce il volto più limpido.