Lerner: "Anche io ho avuto la scabbia". Da Santoro nasce l'asse pro-migranti - Affaritaliani.it

Cronache

Lerner: "Anche io ho avuto la scabbia". Da Santoro nasce l'asse pro-migranti

"Mi  piacerebbe raccontarvi la storia della mia scabbia. La presi a 19 anni in albergo a Gerusalemme. Bastò qualche giorno di pomata allo zolfo e il problema fu risolto". Parte da un racconto personale Gad Lerner, l'ex "Infedele", curatore di un programma tutto suo su La7 e ora approdato nel caravanserraglio di Michele Santoro, poi il monologo prende una piega che ha il sapore di un vero e proprio manrovescio alla politica del respingimento senza se e senza ma. "Più difficile debellare è la scabbia mentale del fascioleghismo che serpeggia in Italia".

Durissimo il monito del giornalista di origini libanesi, un monito che Gad Lerner rivolge senza giri di parole alla Lega Nord di Matteo Salvini e a Beppe Grillo capace di accumunare in un tweet -poi rimosso- i clandestini ai topi. Lo scrittore si schiera dalla parte degli ultimi, degli immigrati e dei profughi diventati il centro della propaganda di diverse forze politiche e dei loro leader e proprio partendo da suo ricordo personale tenta di demolire il razzismo serpeggiante.

09 Rapporto Unhcr
 

"Temo sia più grave il problema della scabbia mentale rispetto a quella epidermica - ribadisce Lerner- Per lavarci la coscienza l’argomento più in voga è diventato quello della furbizia: questi rifugiati sarebbero degli impostori. Quanta ipocrisia sulla distinzione fra profughi di guerra e poveracci che scappano dalla povertà”. E aggiunge: “Io a questa piazza chiedo: saremo capaci di tenere insieme il popolo degli italiani sfiancato dalle difficoltà economiche e quello che viene dal di là del mare, il popolo di Landini e i ragazzi degli scogli del nord Africa. Oggi un ministro degli interni del governo socialista di Francia respinge i profughi a Ventimiglia. È già successo che la sinistra smarrisse questa capacità: erano gli anni Trenta. Nessuno può essere discriminato in base al Paese dove è nato”.

Poi l'annuncio: “Martedì prossimo a Milano ci incontreremo al binario 21 per riflettere sui perseguitati di ieri come quelli di oggi. Nessuno può essere condannato a vita dal suo luogo di nascita”. E chiosa: “Santoro è il mio veterano. Ed è un uomo leale”.