Fonsai, spunta un'intercettazione Ligresti-Alfano
C'e' anche una telefonata tra il Ministro Angelino Alfano e Salvatore Ligresti agli atti dell'inchiesta di Milano che coinvolge anche l'ex immobiliarista. Risale al 28 maggio 2011 e dura circa due minuti e mezzo. La conversazione e' stata depositata con l'atto di chiusura dell'indagine con al centro Premafim. Nel colloquio, i due si accordano per vedersi a cena e parlare di una casa che il costruttore dovrebbe dare in affitto a Roma a un collaboratore dell'allora Guardasigilli.
Liquida come "del tutto irrilevante dal punto di vista tecnico" la telefonata con Ligresti e, intervistato da Antonio Preziosi a Radio Anch'io, Angelino Alfano spiega che "non ho mai avuto preoccupazioni di essere intercettato perche' se anche mi mettessero una microspia tra un neurone e un altro a caccia di una psicoreato io tanto non ne faccio". Il leader Ncd invita anche a ricordare che Ligresti "era ai tempi un imprenditore affermato, un personaggio del salotto buono e dei poteri forti. Annoto che per fare questo andava bene e per parlare con me invece no". Battuta finale sul caso. "Se fosse uno yogurth sarebbe ampiamente scaduto".
La telefonata parte dalla segreteria del Ministro che contatta Ligresti e gli passa Alfano. Questo il testo della conversazione.
Ing: Illustre, volevo sapere quanti siete?
Ministro: Allora... Ma allora lei e' con sua moglie o e' solo?
Ing: No io, c'e mio figlio, mia figlia, mia moglie non c'e perche' e' dovuta rimanere a Milano.
Ministro: se vuole che io venga da solo se no io sono con mia moglie e con un amico.
Ing: No... no da solo, quanti siete perche' ho fatto fare un tavolo grande quindi piu' siete e meglio e'.
Ministro: Ma... suo figlio, scusami, suo figlio non doveva uscire con la Geronzi con Mezzaroma e tutti gli altri.
Ing: Si... e va bene mio figlio anche se non c'e' non e' un problema... poi verranno dopo.
Ministro: va bene... va bene allora noi siamo in tre a che ora dobbiamo arrivare alle nove, alle otto e mezza, a che ora preferisce lei.
Ing: dalle otto e mezza alle nove si, ma se avete degli amici, delle... potete portarli qui il tavolo e' grande.
Ministro: No... no.. tranquillo.
Ing: cosi' ne siamo nel ristorante dell'albergo per cui c'e' ... e' grande.
Ministro: No.. no.. tranquillo siamo io mia moglie e questo mio amico che era nostro ospite stasera quindi...e lo portiamo.
Ing: ma comunque puoi portare non c'e' problema... ci sono un po'... allargati.
Ministro: no non c'e problema.
Ing: va bene.
Ministro: fai una cosa... non avevo altra organizzazione se non dare ospitalita' a questo amico caro con cui ci troviamo.
Ing.: ma certo, ma con piacere.
Ministro: non ce' problema, senta .. allora e ci vediamo entro le nove noi siamo la'. Mia moglie e' uscita quando rientra (voci sovrapposte).
Ing: ma anche i vostri amici quelli li' che devono venire...
Ministro: quelli ancora a Milano sono se lei non gli da' la casa non possono venire qua.
Ing.: ride.
Ministro: ride ..
Ministro: quelli ancora a Milano abitano be' o meglio di fine settimana perche' di settimana lui lavora qui da me.
Ing. si..si me l'ha detto... me l'ha detto...
Ministro: va bene.
Ing: ecco qui il panorama e' bello quindi se anticipate un pochettino per fare un giro... e' bello.
Ministro: va bene va bene.
Ing: ok a dopo, grazie
Ministro: buona serata arrivederci.
Ing.: altrettanto arrivederci.
l vicepremier ha abitato nel palazzo di via delle Tre Madonne a Roma che era di proprieta' di Fonsai. Una 'roccaforte' pariolina in cui Ligresti ha dato ospitalita' a diversi esponenti del gotha politico, bancario e mediatico.