Livorno, l'autopsia: "Ilaria soffocata nel suo sangue, pestaggio brutale"

Ilaria Leone, la diciannovenne trovata morta a Castagneto Carducci, potrebbe essere stata vittima di un tentativo di violenza sessuale. Non e' una certezza, ma ancora una ipotesi investigativa che emerge dall'autopsia eseguita questa mattina sul corpo della ragazza trovata morta nell'uliveto di Castagneto Carducci. Sul suo cadavere sono stati riscontrati numerosi segni che fanno ipotizzare un'azione violenta ripetuta e prolungata.
Ilaria è stata colpita ripetute volte a mani nude al capo e al collo, dove sarebbero ben visibili le impronte di chi l'ha strangolata. E sarebbero state trovate tracce di un tentativo di penetrazione. Il particolare fa quindi ipotizzare che, oltre all'omicidio, si sarebbe realizzato anche un tentativo di violenza sessuale. Le tracce biologiche riscontrate sono adesso al vaglio del Ris. L'autopsia ha confermato lo strangolamento. Al termine dell'esame autoptico, il medico legale ha infatti ricostruito la dinamica dell'omicidio: la ragazza e' stata percossa e strangolata con le mani.
IL SENEGALESE NON CONFESSA - Intanto Ablaye Ndoye, il senegalese accusato dell'omicidio della ragazza, resta rinchiuso nel carcere di Livorno a disposizione dell'autorita' giudiziaria. Al momento non ha confessato l'omicidio, ma come ha ribadito il procuratore Francesco De Leo, su di lui gravano pesanti prove di colpevolezza. Il trentaquattrenne senegalese, unico indagato per l'omicidio della giovane Ilaria Leone non ha confessato il delitto. Lo ha reso noto il procuratore di Livorno Francesco de Leo