Cronache
Lucarelli: vacanza a Noto "da incubo". Botta e risposta col sindaco Bonfanti

IPA
Lucarelli a Noto, gli utenti della regione prendono posizione a sostegno della giornalista: "E' uno scempio, ha ragione"
Selvaggia Lucarelli denuncia la sua "vacanza da incubo" a Noto: "Mentre raggiungevo le mete più belle di questa Sicilia mi imbattevo nelle cose più brutte. Noto stretta in una morsa di rifiuti nauseabonda"
Così la giornalista e opinionista sui suoi profili social sta denunciando la sua disavventura durante il soggiorno estivo a Noto, in provincia di Siracusa, dove si è trattenuta in vacanza dopo l'ospitata al Giacinto Festival della città barocca siciliana. "Nella casa in cui sono ho avuto mille problemi: luce e acqua che andavano via per problemi in parte dell’Enel e in parte del locatore che ha una trivella per l’acqua e nessun generatore", racconta Lucarelli sul suo profilo facebook. "Quella Noto che tanto avevo immaginato era coerente nella sua meraviglia finché non si allargava lo sguardo. Noto è stretta in una morsa di rifiuti prepotente e nauseabonda. Rifiuti che non si nascondono, ma che sono ovunque. Nelle vie che portano alla cittadina, davanti agli ingressi dei grandi resort, sulle strade per l’oasi di Vendicari, nella stessa Noto, se si sposta lo sguardo poco più in là dal centro. Frigoriferi, pannolini, tv, perfino un biliardino in bella vista. E poi discariche abusive ovunque a cui si dà fuoco, che si rigenerano all’istante. Il paradosso è che qui la differenziata è obbligatoria: si paga la Tari e il comune fornisce i cesti (mastelli) per suddividere. Si passa a prelevare il tutto porta a porta. C’è circa il 60% di evasione. Chi non vuole pagare, chi ha la casa abusiva e non vuole auto-denunciarsi, chi si scoccia nel separare la carta dalla frutta. I cassonetti non esistono più. E quindi la gente butta tutto per strada. Nella villa che ho affittato non ci sono i mastelli. Mi si è detto: butta tutto insieme, poi ci pensa il giardiniere", continua la giornalista denudando un "male" dinanzi al quale - come gli stessi netini ma anche cittadini di altre zone della regione ribadiscono una volta di più nei commenti sotto il post - le amministrazioni e chi di dovere continuano a perseverare nell'indifferenza.
"Ho riferito al sindaco. Ho chiamato uffici competenti. Ho sollecitato l’agenzia e il proprietario di casa. Nulla" continua su facebook. "Voglio sapere perché in questa villa faraonica a Vendicari, il Sarayi Lodge, di proprietà di Tino Di Rosolini, candidato sindaco di Rosolini, affittata tramite agenzia Compass Cultura, io non posso fare la differenziata. Tutto tace, finché non inizio a mostrare la Noto che non esiste se non negli occhi di chi la abita o dei turisti sinceri".
Nella serata di ieri l'ultimo step della disavventura viene documentato su instagram, dove Lucarelli dice di essere stata costretta a rifugiarsi in macchina con il compagno Lorenzo Biagiarelli e il cane per via del caldo asfissiante e per potere caricare il cellulare dopo l'ennesimo black out elettrico. "Io devo stare in macchina a ricaricare un cellulare con il cane distrutto, è veramente vergognoso" commenta nelle stories. "Tutti i giorni va via la luce per guasti Enel in zona, oppure - quando va bene -salta solo il contatore se accendo un semplice forno. Quando va via la luce essendoci la trivella e non l'allacciamento alla rete idrica va via anche l'acqua. Non c'è un generatore, neppure una lucina di emergenza in giardino. Bui pesto, zero acqua, caldo atomico". E poi aggiunge: "Il proprietario e l'agenzia non hanno fatto niente, neppure mettere una luce a batteria sulla porta, oltre a invitarmi a pagare e andarmene di 13 agosto ma non so dove visto che non c'è un buco da nessuna parte. Ho viaggiato in tutto il mondo, ho dormito in bettole 5 stelle mai vissuto una situazione più surreale di questa. Affittate ville apparentemente bellissime, chiedete cifre astronomiche e poi nascondete magagne, zero servizi, maleducazione, menefreghismo. Non è questa la Sicilia che volevo raccontare. La misura è colma".
Il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, risponde a sua volta in un lungo post su facebook. "Le scrivo anche a nome di centinaia di imprenditori e commercianti seri, onesti, ospitali, premurosi e accoglienti, persone che hanno investito risorse della loro famiglia o che si sono indebitate credendo e scommettendo nelle potenzialità di questi luoghi straordinari. Persone che ci mettono cuore, passione, professionalità per rendere il soggiorno del turista unico e irripetibile", scrive sul suo profilo il primo cittadino della città. "Le scrivo a nome dei tanti giovani che riescono a trovare lavoro rimanendo nei luoghi della loro infanzia senza dovere emigrare. Le scrivo a nome di una comunità che si ritiene, proprio come lei cara signora Lucarelli, offesa e tradita. Una disavventura può mai arrivare a mortificare una comunità che l’ha accolta a braccia aperte? L’improvvisazione di un solo privato può compromettere per sempre la bellissima relazione nata tra l’eleganza delle nostre architetture, la ricchezza del nostro paesaggio e la sua straripante classe, la sua invidiata bellezza e, soprattutto, la sua versatile professionalità apprezzata da tantissimi fan e ammiratori? Grazie per essere stata a Noto signora Lucarelli, le assicuro che ne siamo stati onorati e che, da comunità matura, abbiamo compreso che questa denuncia, da lei più volte sottolineata nei social, deve essere letta come accorata raccomandazione ad alzare il livello di attenzione perché in futuro fatti del genere non debbano più accadere".
Ma la replica di Selvaggia è pronta: "Signor sindaco, come da cordiale colloquio telefonico avuto con lei giorni fa, le ho spiegato che il disagio subito riguardava non solo l’Enel, ma anche l’impossibilità di gettare l’immondizia nel rispetto delle regole. Le regole a Noto sono: chi paga la tari fa la differenziata tramite i mastelli forniti dal comune. L’immondizia differenziata viene ritirata porta a porta. Non esistono cassoni dell’immondizia, a Noto. Le ho segnalato l’assenza dei mastelli nella mia proprietà (le ho fornito indirizzo) e ho chiesto se la proprietà in affitto (Sarayi Lodge) è in regola con la Tari. Ho chiamato anche l’ufficio preposto. Qui parrebbe non esserci alcuna utenza Tari (ma spero di sbagliare), per cui ho chiesto all’agenzia che ha affittato casa, la Compass Cultura, di verificare con il proprietario. Nessuna risposta, da giorni. Il proprietario, che lei cita come una eccezione naïf che non rappresenta il territorio, è un politico, ex consigliere, candidato sindaco di un comune limitrofo. Lei lo conosce. Dunque non solo rappresenta il territorio, ma rappresenta anche la politica. L’immondizia che circonda Noto e la soffoca, impressionando i turisti che approdano qui con gli occhi ingenui di chi ha visto le foto di Noto sulle guide o sullo sfondo del matrimonio dei Ferragnez, non è 'una mia disgraziata esperienza'. È il prodotto di un meccanismo mal funzionante, deleterio e tossico (metaforicamente e non) che la mia esperienza di turista e locataria racconta egregiamente".
"La mia immondizia dove potrà mai finire, se non lungo le strade che circondano la vostra meravigliosa cittadina? Io non voglio questo. Non voglio contribuire a questo scempio. E ho chiesto silenziosamente, in privato, di aiutarmi a volere bene a Noto e alla Sicilia. Per tutta risposta, ho ricevuto silenzio dall’agenzia, dal proprietario di casa e dal comune - dice ancora - Bastava portare qui i mastelli e mostrarmi che nella mia proprietà si paga la tari. Tari che evade il 60% dei cittadini. Sto facendo una cattiva pubblicità agli imprenditori che investono qui? Non credo. Dovrebbe leggere cosa mi scrivono tanti, tantissimi siciliani, stanchi della narrazione parziale e ingannevole del luogo in cui tutto è meraviglioso e pulito come le vie del centro. Non bastano un po’ di cipria e il rossetto per ingannare i turisti. E gli imprenditori (con cui ho parlato, mi creda) non sono certo felici di accogliere i turisti in una terra deturpata da frigoriferi lungo la strada e pannolini usati come guardrail. Crede che gli americani, gli italiani, i francesi vadano via parlando solo di chiese, barocco, mare e cannoli? Certo che non ci sfugge la bellezza ma proprio perché non ci sfugge, non possiamo non piangere per il modo in cui viene trattata".
E ancora: "So che queste accuse sono scomode per la politica locale e forse avrei potuto chiudermi in un 5 stelle vedendomela poi in privato col locatore, ma era mio dovere non tacere. E dovrebbe essere suo dovere dialogare con chi denuncia i problemi locali, non liquidarlo come un turista capriccioso che si tiene buono facendolo chiamare dal miglior ristorante di Noto per fargli offrire un pranzo. Invito di cui la ringrazio, ma che ho rifiutato cordialmente proprio per sentirmi libera di raccontare la verità. Nel frattempo, sono ancora qui a chiedermi quale paesaggio meraviglioso deturperanno i miei rifiuti".
In serata è arrivata anche la nota dell'assessora all'Energia della Sicilia, Daniela Baglieri. "Non è ammissibile che il valore delle risorse turistiche del territorio siciliano venga deturpato a causa dei rifiuti abbandonati per strada", avverte. "Il problema dell'abbandono della spazzatura in strada non è nuovo per i siciliani e non rappresenta affatto un bel biglietto da visita per le nostre città. Proprio per questo ho appena sentito telefonicamente il sindaco di Noto, al quale ho manifestato ampia disponibilità a collaborare alla concreta promozione di iniziative di sensibilizzazione per incentivare comportamenti virtuosi da parte dei cittadini. Ho inoltre ribadito l'importanza della massima vigilanza sul rispetto dei contratti di raccolta. La complessità del problema richiede che ognuno faccia la propria parte e Il governo Musumeci intende fare la propria".