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Cronache
Lunedì Salvini a Modena. Leghisti emiliani da "gasare", minacce e gomme...

Non c’è pace per i leghisti. “Andrebbero gasati”. “Picchiarti ci sta”.

Queste le benevole frasi rivolte a due leghisti emiliani in vista delle prossime elezioni regionali. 

 

La temperatura è già alle stelle e lunedì si replica con l’arrivo a Modena di Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni che dopo l’appuntamento di Bologna del 14 novembre faranno tappa proprio nella città natale del governatore Stefano Bonaccini. In via Galileo Galilei, alle 20.30, c’e la Lega e alle 19.00 arriva una contromanifestazione delle “sardine” in piazza Mazzini in centro, il flash mob che a Bologna ha radunato circa 10.000 persone, nella città della Ghirlandina organizzato da Jamal Hussein e Samar Zaoui. A latere è atteso anche un concentramento dei centri sociali che potrebbe convogliare sull’iniziativa delle “sardine” o propendere per un tentativo di avvicinamento alla piazza della Lega, il quadro resta ancora incerto.

 

Mentre la temperatura sale si ripetono le minacce e le aggressioni nei confronti dei leghisti emiliani.

Poche ore fa ignoti hanno tagliato sotto casa le gomme dell’auto del consigliere comunale leghista Beatrice De Maio e tempo prima le avevano infranto i finestrini: i danneggiamenti arrivano a pochi giorni dalle minacce ricevute via Facebook dove le auguravano di essere uccisa col gas. De Maio è uno dei quattro consiglieri modenesi che secondo un commentatore di Facebook andrebbero “gassati”. La sua colpa è non essersi alzata mentre i colleghi del consiglio comunale rendevano omaggio alla senatrice a vita Liliana Segre. Secondo la leghista la Segre è strumentalizzata dalla sinistra.

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Vicenda simile è capitata ad Andrea Nanetti, noto in Emilia per le sue battaglie in difesa delle vittime dell’amianto (il padre era uno di questi), aggredito da 7/8 persone a luglio a Modena dopo una fiaccolata in solidarietà dei bambini di Bibbiano. Nanetti, dirigente della Lega, sarebbe reo di troppi selfie con Salvini. Così alla fine della fiaccolata viene rincorso e preso a pugni, calci e spintoni, fino a che con un amico non si rifugia in un bar con uno degli aggressori che entra e dice: “Dove abiti? Se chiami la polizia è peggio e finisci male”. Per l’aggressione è notizia di queste ore che 7 persone, associate ad ambienti dei centri sociali modenesi, sono finite a processo per “lesioni personali consistenti in percosse da sconosciuti”. Il processo inizierà il 16 gennaio prossimo. Ma anche questa estate Nanetti è stato oggetto di altre  minacce con due scritte apparse a Modena: “Nanetti omotranfobico picchiarti ci sta!” e ”25 aprile liberazione inventata fascisti demmerda ovunque! +Nanetti picchiati”.

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