Madonna di Trevignano: indagini finite, negata la proroga al Pm. Gisella Cardia potrebbe schivare il processo - Affaritaliani.it

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Madonna di Trevignano: indagini finite, negata la proroga al Pm. Gisella Cardia potrebbe schivare il processo

Il legale della veggente, Solange Marchignoli: “La strada per portare la Cardia a giudizio è complessa. Senza scienza resta un atto di fede"

Madonna di Trevignano: indagini finite, negata la proroga al Pm. Gisella Cardia potrebbe schivare il processo

Madonna di Trevignano: le prove raccolte sinora sulla presenta “truffa sacra” della “presunta veggente” sono tutto ciò che ha la Procura di Civitavecchia in mano. Il Gip, infatti, ha negato una proroga delle indagini e così il nuovo appuntamento della saga che si protrae da oltre 7 anni è fissato al 17 giugno.

In attesa della perizia del professor Giardina

Quel giorno verrà discussa la perizia del genetista, professor Emiliano Giardina che dovrebbe porre fine all'intricata vicenda delle tracce ematiche del Dna prelevato dalla statuina. Per l'avvocato di Gisella Cardia, Solange Marchignoli, “provare la truffa è difficile, diversamente il piemme avrebbe richiesto il rinvio a giudizio. Gisella è serena perché c'è poco in mano all'accusa. Resta sì la querela di Luigi Avella (il grande accusatore che aveva donato 123 mila euro, ndr) ma è una donazione libera perché fatta davanti a un notaio. Quindi la strada per portare la Cardia a giudizio è complessa, di fatto il piemme ha le mani legate e quindi deve prendere una decisione sulle prove già raccolte”.

Avvocato, se così dovesse essere, la vicenda della Madonnina di Trevignano rimarrà un atto di fede?

“Gisella è diventata tale perché la Chiesa per 7 anni ha detto “wow.... c'è un miracolo”. Ormai Gisella è Gisella, la fede non si può discutere. Se la Scienza no dà spiegazioni tecniche, rimane la fede. La Madonnina suda olio e io l'ho vista ed è vuota. Io l'ho vista”.

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