Mafia, 10 milioni di euro sequestrati all'imprenditore del "Sistema Siino" - Affaritaliani.it

Cronache

Mafia, 10 milioni di euro sequestrati all'imprenditore del "Sistema Siino"

Una storia iniziata nel 92 fino a oggi e una formale collaborazione con la giustizia. Sequestrate società con sede a Roma e Caltanissetta

Mafia, 10 milioni di euro sequestrati all'imprenditore del "Sistema Siino"

Beni per 10 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Caltanissetta all'imprenditore Giuseppe Li Pera, già condannato nell'ambito dell'inchiesta "Mafia e appalti" degli anni '90 che disvelò il "Sistema Siino". Il provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di prevenzione, su proposta del direttore della Dia, Giuseppe Governale, a carico del 71enne originario di Polizzi Generosa, è frutto dell'attività investigativa che, ripercorrendo la sua carriera imprenditoriale dalla metà degli anni '80, ne ha accertato l'ascesa grazie ai continui rapporti intrattenuti con i vertici mafiosi siciliani. Nel 2007 Li Pera è stato condannato definitivamente per il reato di associazione mafiosa, al termine di lungo percorso giudiziario, risalente al 1991 (indagine del Ros dei Carabinieri denominata "Mafia e appalti"), già oggetto delle attenzioni dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. In tale contesto, emerse il "Sistema Siino", che consentiva alla mafia siciliana di controllare gli appalti pubblici, grazie al coinvolgimento di imprenditori mafiosi o collusi con la mafia, nonché di rappresentanti politici, dirigenti e funzionari degli enti territoriali.

Una 'carriera' iniziata nel 92

Li Pera accrebbe il suo ruolo già a partire dalla fine degli anni '80, quale dipendente della società del nord Italia attiva nel settore delle grandi opere negli appalti pubblici: agevolò la ditta in termini di aggiudicazione e gestione degli appalti in Sicilia, e si arricchì facendo leva sulla sua vicinanza al contesto mafioso. La storia controversa di Giuseppe Li Pera conta anche una formale collaborazione con la giustizia, iniziata nel giugno 1992 e da lui interrotta nel gennaio del 2001, anno in cui cominciò l'ascesa imprenditoriale della sue numerose società, intestate a prestanome e operanti nei settori: parchi eolici in provincia di Catania, Messina e Trapani, edilizia privata residenziale, attraverso la realizzazione di numerosi appartamenti e locali commerciali a Serradifalco, un parco acquatico e strutture di ristorazione a Caltanissetta e prestigiosi residence costituiti da ville mono e plurifamiliari a schiera, lungo il litorale tirrenico a est di Palermo da Trabia a Campofelice di Roccella. In oltre trent'anni di attività imprenditoriale, ha intrattenuto rapporti d'affar con mafiosi del calibro di  Antonino e Giovanni Buscemi, Giovanni Brusca, il 'ministro dei Lavori pubblici' di Cosa nostra, Angelo Siino, Mario Giuseppe Scinardo, Vito Nicastri, Francesco Scirocco, Diego Rinella Diego, Calogero Pulci e con l'imprenditore nisseno Pietro Di Vincenzo, destinatario di una delle più ingenti confische per mafia. Il sequestro ha interessato la società Sigi Srl (Società italiana per la gestione delle imprese) con sede a Caltanissetta, Immobil. Bi Srl, con sede in Roma e San Nicola's costruzioni srl, di Caltanissetta, tutte società attive nel settore delle costruzioni edilizie; le quote societarie della Parco delle Maccalube campus Srl, della Rochel Srl, Altarello costruzioni Srl, Centounopini Costruzioni Srl, della Studio 58 Srl, tutte con sede a Caltanissetta, anch'esse prevalentemente operanti nel settore delle costruzioni edilizie; 9 beni immobili e da 150 rapporti bancari.