Cronache
Mafia, il nuovo business dell'agroalimentare: controlla 5 mila ristoranti

Sono almeno cinquemila i locali della ristorazione del nostro Paese nelle mani della criminalita' organizzata che approfitta della crisi economica per penetrare in modo sempre piu' massiccio e capillare nell'economia legale. E' quanto afferma la Coldiretti in relazione al blitz della Direzione investigativa antimafia con il sequestro del ristorante "Il baroccio" nel centro della Capitale di proprieta' dello stesso imprenditore a cui nel marzo scorso erano stati sequestrati altri due ristoranti vicini, "Il faciolaro" e "La rotonda" nella zona Pantheon. Acquisendo e gestendo direttamente o indirettamente gli esercizi ristorativi le organizzazioni criminali hanno la possibilita' di rispondere facilmente ad una delle necessita' piu' pressanti: riciclare il denaro frutto delle attivita' illecite come e' emerso dal terzo Rapporto Agromafie elaborato da Coldiretti, Eurispes, e Osservatorio sulla criminalita' nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare. Il volume d'affari complessivo dell'agromafia e' salito - rileva la Coldiretti - a 15,4 miliardi di euro, in netta controtendenza rispetto alla fase recessiva del Paese.
L'agroalimentare e' divenuto una delle aree prioritarie di investimento della malavita che ne comprende la strategicita' in tempo di crisi perche' - precisa la Coldiretti - consente di infiltrarsi in modo capillare nella societa' civile e condizionare la via quotidiana della persone. Le attivita' ristorative - osserva la Coldiretti -sono dunque molto spesso tra gli schermi "legali" dietro i quali si cela un'espansione mafiosa sempre piu' aggressiva e sempre piu' integrata nell'economia regolare. Grazie ad una collaudata politica della mimetizzazione, le organizzazioni riescono a tutelare i patrimoni finanziari accumulati con le attivita' illecite muovendosi ormai come articolate holding finanziarie, all'interno delle quali gli esercizi ristorativi rappresentano efficienti coperture, con una facciata di legalita' dietro la quale e' difficile risalire ai veri proprietari ed all'origine dei capitali. Le operazioni delle Forze dell'ordine - conclude la Coldiretti - svelano gli interessi delle organizzazioni criminali nel settore agroalimentare ed in modo specifico nella ristorazione nelle sue diverse forme, dai franchising ai locali esclusivi, da bar e trattorie ai ristoranti di lusso e aperibar alla moda.