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Minacce alla figlia di Meloni, il prof: "Post creato dall'IA, ora temo il licenziamento"
L'insegnante si scusa: "Ho fatto una stupidata"

Minacce alla figlia di Meloni, il professore prova a spiegare ma rischia il posto di lavoro
Bufera sul professore che ha scritto sui social un messaggio pesantissimo contro la figlia della premier Meloni, a cui ha augurato di fare la fine di Martina Carbonaro, la 14enne uccisa dall'ex fidanzato ad Afragola. "Non ho scritto personalmente il post, - si giustifica il professore a Il Corriere della Sera - ma è stato generato dall’Intelligenza artificiale. La mia mente non sarebbe riuscita a partorire un’infamia del genere. Ho chiesto "fammi un messaggio contro Meloni" ed è uscito questo. Io, con leggerezza e stupidità, l’ho pubblicato. Era sera. La mattina successiva mi sono reso conto che era troppo cattivo e l’ho rimosso di mia sponte, ma nel frattempo qualcuno l’aveva letto e salvato. E gli ha fatto fare un giro nazionale fino ad arrivare a Roma".
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"Amo gli animali. Faccio volontariato, vado negli ospedali per stare vicino ai bambini malati oncologici. A scuola - prosegue il docente a Il Corriere - i ragazzi mi amano. In questi giorni ho avuto soltanto da loro messaggi di solidarietà. Vivo chiuso in casa. Ho sbagliato, il disagio che sto vivendo per quello che mi sta capitando è comunque inferiore a quello che provo per aver fatto uscire quel post. Comunque, resta mia intenzione denunciare. Quello che più mi preoccupa è far arrivare le scuse alle persone coinvolte. A Meloni, a sua figlia e alla sua famiglia".
"Era un post troppo stupido, nato per caso, dal momento che avevo appena sentito al telegiornale che l’Italia non si dissociava dalla guerra in Israele e continuava a mandare armi. Non ho mai postato qualcosa del genere. Mi mancano due anni alla pensione, non vorrei concludere la carriera con un licenziamento. Valditara - conclude il prof - mi è parso molto arrabbiato".