Montagna killer, 7 morti in due giorni
E' pesante il bilancio di questo fine settimana di primavera in montagna: in Val d'Aosta uno sciatore è morto per ipotermia, mentre una persona è rimasta sepolta da una valanga. Un'altra slavina si è abbattuta su alcuni escursionisti a Solda nella zona dell'Ortles: due ragazzi sono stati rimasti parzialmente sepolti dalla neve ma sono riusciti a liberarsi da soli. Sono illesi, conferma il capo del soccorso alpino di Solda, Olaf Reinstadler. L'innalzamento della temperatura ha causato valanghe anche sulle Alpi francesi, svizzere e austriache che hanno provocato la morte di cinque persone.
In Val d'Aosta la prima tragedia si è consumata a La Thuile ed ha avuto come protagonista uno sciatore milanese, Giorgio Trombetta, di 57 anni. Ieri pomeriggio stava scendendo da solo lungo la pista 'del rientro', sotto il colle del Piccolo San Bernardo, quando ha perso il controllo degli sci ed è caduto oltre un muro di contenimento, rimanendo incastrato a testa in giù tra la massicciata ed un cumulo di neve. L'allarme alla centrale del Soccorso alpino valdostano è scattato verso le 17 per "mancato rientro". L'ultimo avvistamento dello sciatore risaliva alle 14 in un ristorante sulle piste. Da lì sono partite le ricerche, coinvolgendo con il passare delle ore un numero sempre maggiore di uomini, compresa Guardia di Finanza, Forestale, Vigili del fuoco, Carabinieri. Alla fine, verso l'una della notte scorsa, alla luce delle torce elettriche è stato visto uno sci che spuntava dalla neve ed è stato recuperato lo sciatore. La sua temperatura corporea era di 24 gradi centigradi.