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Cronache
"Morto Zubin Mehta", ma è una bufala: ecco chi ha fatto circolare la fake news

Morto Zubin Mehta, ma il maestro smentisce. Ecco chi ha diffuso la 'bufala'

Le fake news viaggiano sin da oltreoceano. Nelle scorse ore, infatti, sui social media, è stata diffusa una "notizia" secondo cui il maestro Zubin Mehta, direttore onorario della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino, fosse deceduto. L'annuncio ha ricevuto immediatamente numerosi retweet, e la mancanza di adeguate verifiche a supporto ne ha alimentato la veridicità. Tuttavia, la pagina Facebook del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha prontamente precisato che si trattava di una "fake news, molto molto fake".

Nel post si legge: "Stanno circolando da qualche minuto sul web delle false notizie - peraltro condivise da sprovveduti e che bolliamo immediatamente come volgari e inappropriate - circa la morte del maestro Zubin Mehta. Il maestro è a Los Angeles, ha risposto al telefono e fin ora non risulta che un trapassato ad altra vita dica “Hello!” e si faccia una grande risata."

"Per fortuna la notizia sulla morte di Mehta è una fake news. Gli farei un grande in bocca al lupo, lunga vita al maestro. Abbiamo avuto un sussulto. Ormai diventa sempre più difficile distinguere tra notizie e vere". Dichiara, in Consiglio comunale, il sindaco di Firenze Dario Nardella.

"Un suo amico lo ha chiamato e il maestro ha risposto dicendo 'Hello, I'm still alive'", ovvero 'sono ancora vivo', ha spiegato Nardella. 

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Chi ha diffuso la fake news?

Nel mondo digitale e ultra-connesso di oggi, le "fake news" si diffondono a velocità incredibile attraverso account creati ad hoc per propagare notizie false. Nel caso di Zubin Mehta, la fonte di questa notizia falsa sembra essere stata un account Twitter dell'Orchestra Filarmonica di Los Angeles, presumibilmente violato da terzi. L'account falso ha iniziato a diffondere notizie non verificate da un po' di tempo.

Ma il colpo più eclatante è stato l'annuncio della morte di Zubin Mehta, a seguito del quale è apparso un messaggio ben noto a chi è familiare con le bufale e le loro vittime: "Questo è un account falso creato da Tommaso Debenedetti."

Tommaso Debenedetti ha un passato controverso nel mondo del giornalismo e delle interviste inventate. Figlio di un rispettato giornalista e nipote di un famoso critico letterario, ha fatto una scelta inusuale dedicandosi all'inganno. La sua abilità nel creare bufale lo ha reso famoso tra i "bufalari" e le loro vittime.

Ha iniziato la sua carriera di falsario pubblicando interviste completamente inventate con celebrità come Philip Roth, John Le Carrè, Gore Vidal, Herta Mueller e David Grossman. La sua truffa è stata smascherata nel 2010 quando Philip Roth ha smentito categoricamente di aver rilasciato alcuna intervista al giornale a cui Debenedetti aveva attribuito le sue parole.

Dopo questa rivelazione, Debenedetti abbandonò la sua carriera di intervistatore, ma non ha smesso di creare bufale. La diffusione dei social network e la facilità di creare profili falsi hanno reso il suo compito ancora più semplice. Uno dei suoi episodi più noti risale al 2018, quando diffuse la falsa notizia della morte del regista Costa Gavras attraverso un account fasullo, causando confusione e preoccupazione finché Costa Gavras stesso non smentì la notizia in diretta televisiva.

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