'Ndrangheta, 104 arresti in tutta Italia e 1 tonnellata di cocaina sequestrata - Affaritaliani.it

Cronache

'Ndrangheta, 104 arresti in tutta Italia e 1 tonnellata di cocaina sequestrata

Presunti appartenenti alla cosca Molè con ramificazioni internazionali: tra i reati contestati associazione mafiosa, estorsione, porto illegale di armi

'Ndrangheta, maxi blitz della Polizia: arrestate oltre 100 persone originarie di Gioia Tauro attive in Lombardia e Toscana per traffico di armi e droga dal Sudamerica

Oltre una tonnellata di cocaina è stata sequestrata nel corso delle indagini che hanno portato ad una maxi operazione anti 'Ndrangheta della Polizia di Stato, conclusa con oltre 100 arresti in tutta Italia. La droga veniva importata dal Sud America.

L'operazione ha riguardato soggetti di origine calabrese provenienti dalla Piana di Gioia Tauro, presunti appartenenti alla cosca Molè, attivi anche in Lombardia e in Toscana, e con ramificazioni internazionali. I reati contestati a vario titolo sono associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, autoriciclaggio, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, produzione, traffico e cessione di sostanze stupefacenti, usura, bancarotta fraudolenta, frode fiscale e corruzione.

Il filone milanese delle indagini è stato condotto dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Como.  

I boss: "Siamo come le raccomandate, arriviamo direttamente a casa"

"Noi siamo come le raccomandate, arriviamo direttamente a casa": così ha detto intercettata una delle persone finite in carcere oggi nel blitz contro la 'Ndrangheta, coordinato dalla Procura di Milano Firenze e Reggio Calabria.

La frase che mostra "minaccia e autorevolezza" è stata citata durante la conferenza stampa indetta a Milano per spiegare il carattere di "arcaicità e modernita' della 'Ndrangheta", con imprenditori, come ha spiegato il procuratore facente funzioni Riccardo Targetti, costretti a diventare "complici e a fornirei l loro know-how" sia con la permanenza degli aspetti della "tradizione" violenta delle cosche. 

'Ndrangheta, "un mix di arcaicità e modernità 2.0"

L'operazione 'Cavalli di razza delle procure di Milano, Reggio Calabria e Firenze "è la rappresentazione plastica di quello che oggi è l'Ndrangheta: un mix di arcaicità e di assoluta modernità che proietta l'organizzazione nel futuro".

Lo ha detto il procuratore aggiunto con delega alla Dda di Milano Alessandra Dolci durante una conferenza stampa in cui sono stati illustrati i dettagli dell'indagini che in Lombardia ha portato al fermo di 54 persone indagate a vario titolo di associazione di stampo 'ndranghetista, estorsione, traffico di droga, bancarotta e reati fiscali.

'Ndrangheta, l'operazione della dia che ha portato all'arresto di oltre 100 persone. GUARDA IL VIDEO 

Da un lato - ha osservato il pm antimafia - restano "i riti di iniziazione" e "le mangiate" dall'altro c'è una "'Ndrangheta 2.0 che sfrutta gli imprenditori per acquisire il loro know-how" cosi' da "sostituire le mazzette con i proventi dell'evasione fiscale".

'Ndrangheta, arresti tra Torino e Reggio Calabria per usura, truffa e associazione a delinquere

La Direzione investigativa antimafia, con la collaborazione della polizia di Stato, dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza, sta eseguendo a Torino e in provincia di Reggio Calabria un'ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip di Torino a carico di 6 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di usura, associazione a delinquere, truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità ideologica in atto pubblico, aggravati dalla transnazionalità.

I provvedimenti scaturiscono dalle ulteriori attività d'indagine svolte nell'ambito dell'Operazione Platinum Dia che a maggio scorso si era conclusa con l'arresto di 33 persone tra Italia, Germania, Spagna e Romania, accusate di gravi reati tra cui associazione di tipo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti. 

Gli investigatori avevano accertato l'affiliazione di alcune persone alla 'ndrangheta e la loro "attivazione" in seno alla "locale di Volpiano", e neutralizzato un sodalizio, di matrice 'ndranghetista, riconducibile a una famiglia di San Luca (Reggio Calabria) dedito, in maniera stabile, al narcotraffico internazionale con base operativa in Piemonte, i cui sodali erano dislocati oltre che in Calabria e in Piemonte, anche in Lombardia, Sardegna e Sicilia, nonchè nel Land del Baden-Wurttemberg in Germania.

Le successive indagini hanno confermato l'esistenza di un sodalizio, dedito alla importazione e commercializzazione di numerose auto provenienti dall'estero, in prevalenza dalla Germania, in evasione totale o parziale delle imposte attraverso espedienti fiscali e impiego di falsa documentazione e prestanome. Ciò consentiva al gruppo criminale - capeggiato dal titolare di un noto autosalone di Volvera, già arrestato per reati in materia di stupefacenti - di vendere ad ignari acquirenti, attirati dal prezzo estremamente concorrenziale, anche auto di prestigio.

L'immatricolazione in Italia era curata da due donne, la titolare e la dipendente di un'agenzia di pratiche auto, le quali fornivano all'associazione il loro stabile contributo nel trasmettere alla motorizzazione civile la falsa documentazione commerciale, inducendo così in errore i pubblici ufficiali che ritenevano non essere dovuto alcun versamento Iva.

Colpiti dallo stesso provvedimento cautelare anche il titolare di un'autorivendita e noleggio in Calabria e a Milano, nonchè il responsabile del ritiro delle autovetture in Germania. Per fatti analoghi, il 20 ottobre 2021, in Italia e Germania, la procura europea, sede di Monaco di Baviera, aveva delegato l'esecuzione di 14 misure cautelari legate sempre all'ipotesi di "frode Iva transfrontaliera", gestita da un gruppo criminale organizzato.  Tra gli arrestati figurano anche altri due soggetti, residenti in Alta Baviera.

In relazione al danno procurato all'Erario, a carico degli indagati il gip ha disposto il sequestro di circa mezzo milione di euro, pari all'imposta evasa per la ricostruita importazione di 35 autovetture.