Cronache
No Green Pass, ipotesi di blocco dei treni: "Sono da arrestare in flagranza"

Assoutenti commenta: "Il reato di blocco stradale e interruzione di pubblico servizio prevede la reclusione fino a 6 anni"
I No Green Pass si dicono pronti a bloccare le stazioni. Per Assoutenti vanno arrestati in flagranza di reato
Il movimento dei No Green Pass ha annunciato l'intenzione di bloccare i treni mercoledì 1 settembre, giorno nel quale entrano in vigore le nuove norme sul punto. La circostanza spinge Assoutenti ad invocare l'arresto in flagranza: "Chi domani arrecherà disagi alla circolazione ferroviaria bloccando le stazioni o ritardando la partenza dei treni, va arrestato in flagranza di reato e perseguito per blocco stradale e interruzione di pubblico servizio".
“Viminale, Prefetti e forze dell’ordine di tutta Italia devono attivarsi per garantire domani la circolazione ferroviaria e impedire che la protesta di pochi crei un danno enorme alla categoria dei pendolari – afferma il presidente Furio Truzzi – Il nostro ordinamento non solo punisce con la reclusione fino a 6 anni coloro che, nell’ambito di manifestazioni pubbliche, realizzano un blocco stradale o interrompono o turbano un servizio di pubblica utilità, ma prevede per tali fattispecie l'arresto in flagranza di reato, proprio in virtù della gravità degli illeciti commessi che creano un danno ad una pluralità di soggetti”.
“Per tale motivo chiediamo alle autorità competenti di assicurare alla giustizia chiunque domani bloccherà stazioni e treni, e siamo pronti a presentare una raffica di denunce alle Procure della Repubblica di tutta Italia contro i “No green pass” responsabili dell’interruzione della circolazione ferroviaria”.
Assoutenti, infine, ha espresso "solidarietà al prof. Matteo Bassetti, al giornalista Francesco Giovannetti e a tutti coloro che hanno subito minacce ed aggressioni da soggetti contrari al Green pass, e ritiene che tali episodi di violenza, unitamente alle proteste indette per domani, rappresentino un pericolo per la democrazia e nulla abbiano a che vedere con il sacrosanto diritto di protesta e manifestazione".
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