Nuovo arresto per Scarano, sequestrati immobili e conti correnti
Nuovo arresto per Monsignor Nunzio Scarano. La Guardia di Finanza ha eseguito una misura cautelare nei suo confronti e di un altro sacerdote. Sequestrati beni immobili e disponibilità finanziarie per milioni di euro. I finanzieri hanno accertato finte donazioni transitate su conti off shore intestati a don Nunzio. L'accusa è di concorso in riciclaggio. Il presule e' gia' ai domiciliari per problemi di salute a Salerno. I sequestri interessano anche conti nella banca vaticana Ior.
Dallo scorso 25 ottobre monsignor Nunzio Scarano, ex addetto contabile all'Apsa (Amministrazione del patrimonio della Santa Sede), era agli arresti ospedalieri, per gravi motivi di salute, presso una casa di cura di Salerno su decisione del gip di Roma. Nella capitale, dove si indaga da tempo sui conti accesi presso lo Ior, l'altro prelato e' sotto processo perche' accusato di corruzione in concorso con l'ex 007 Giovanni Maria Zito e il broker Giovanni Carenzio (per i quali il gup si deve ancora pronunciare) in relazione al tentativo (fallito) di far rientrare in Italia 20 milioni di euro depositati in Svizzera e riconducibili agli armatori D'Amico. Contro Scarano si erano costituiti parte civile la Presidenza del Consiglio dei ministri e l'Aisi, il servizio di sicurezza interna. Il monsignore, che risponde anche di un episodio di calunnia, aveva fatto sapere ai giudici della quinta sezione penale del tribunale, tramite il proprio difensore, l'avvocato Francesco Caroleo Grimaldi, che non si sarebbe presentato mai in aula.
Ior: fonti vaticane, GdF non è entrata in sede
Non e' vero che la Guardia di Finanza sia entrata nella sede dello Ior per eseguire alcuni sequestri nell'ambito delle indagini sul caso Scarano. Lo precisano fonti vaticane, secondo quanto riporta il Sismografo, sito aggiornato in tempo reale sull'attivita' della Santa Sede. La notizia di una presunta presenza della GdF nella sede dello Ior e' stata diffusa nel corso del primo mattino insieme con altre informazioni sul nuovo arresto di monsignor Scarano che da alcune settimane era agli arresti domiciliari. A ogni modo, come in circostanze precedenti, sono state inoltrate al Vaticano nuove rogatorie nell'ambito dell'indagine che ha portato al nuovo arresto di monsignor Nunzio Scarano. In attesa di una risposta, non c'e' stato al momento alcun accesso della Finanza nella sede dello Ior.
Intanto, spuntano fuori delle intercettazioni su rapporti di natura omosessuale fra Scarano e don Luigi Noli, sacerdote suo collaboratore. Ad esempio Massimiliano Marcianò, amico intimo e accompagnatore di Scarano durante le sue trasferte salernitane, ha dichiarato: "Tra Nunzio e don Luigi Noli c'è un rapporto particolare che a mio avviso va ben oltre un normale rapporto di amicizia, sono di fatto la stessa persona e condividono praticamente tutto". Viene citata nell'ordinanza anche uno stralcio di un'intercettazione telefonica tra Noli e Scarano che ha per oggetto argomenti di natura erotica che fanno riferimento a relazioni di natura omosessuale in cui sarebbero coinvolti in situazioni promiscue altri uomini di cui l'identità è coperta dagli omissis.
Annotano i finanzieri a margine dell'informativa su una telefonata intercorsa alle dieci di sera tra Scarano e don Noli, il 9 febbraio del 2013: "Scarano e Noli ricordano di un'esperienza particolare vissuta laddove Scarano parla della relazione di ...omissis.. che gli diceva: "A bello allora vuol dire che quello che ti ho dato quella sera non ti basta, ti devo dare il resto?'" E Luigi risponde: ".... Mamma mia, quella sera indimenticabile, un animale è diventato!" E ad un certo punto Nunzio definisce ...omissis.. possessivo nei suoi confronti e Noli risponde: "Ti vuole tutto per sé. Immaginati se sapesse che con me...".