Omicidio Bellocco, la confessione a Klaus Davi: "Tutto pilotato da un clan rivale" - Affaritaliani.it

News

Omicidio Bellocco, la confessione a Klaus Davi: "Tutto pilotato da un clan rivale"

Tra 'ndrangheta e mondo ultrà: spunta un'altra verità

di redazione

Omicidio Bellocco, ecco perché la vicenda si deciderà in Calabria e non a Milano

Emergono dettagli inediti sull'omicidio di Antonio Bellocco, il pregiudicato per reati legati al crimine organizzato, in particolare la 'ndrangheta, ucciso da Andrea Beretta, storico capo ultrà dell'Inter, il 4 settembre 2024. Il 36enne avrebbe sparato un colpo a Beretta ferendolo a una gamba. Questi lo avrebbe quindi accoltellato alla gola, uccidendolo. Pochi giorni fa il giornalista Klaus Davi a San Ferdinando (Reggio Calabria) ha incontrato un soggetto vicino al clan per cercare di ricostruire questa intricata vicenda, legata forse anche al comando della curva nerazzurra. "Beretta - dice questa persona a Davi - non dice tutta la verità ma solo una parte. E nasconde molte cose. In primis i motivi per cui Daniel D'Alessandro ha fatto il clamoroso voltafaccia andando a rivelare che Bellocco Antonio stava per ucciderlo".

Leggi anche: Conclave al via, Parolin entra "Papa" ma se si arriva senza accordo a venerdì...

"Beretta - spiega l'affiliato - è in parte autore, in parte esso stesso "giocato" dalla tragedia. Qui è chiaro a tutti che Antonio è stato "venduto" su ordine di qualcuno qui. Qualcuno a cui Antonio dava molto fastidio, qualcuno in concorrenza con lui e che soffriva la sua invadenza". "Se il clan - spiega Klaus Davi - dovesse accertare la responsabilità o anche solo la complicità di un clan concorrente, allora non si escludono vendette a catena. Come ho detto fin dal primo minuto, la vicenda di Bellocco si risolve in Calabria, non a Milano".

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DELLA SEZIONE "NEWS"