Omicidio Gucci: ok servizi sociali Reggiani, lavoro nella moda
Il giudice del tribunale di Sorveglianza di Milano Roberta Cossia ha concesso l'affidamento in prova ai servizi sociali a Patrizia Reggiani, condannata a 26 anni per l'omicidio del marito Maurizio Gucci, avvenuto il 27 marzo 1995 in via Palestro a Milano. La vedova Gucci, che ha trascorso 16 anni dietro le sbarre, scontera' la pena residua lavorando in uno showroom di moda e svolgendo volontariato alla Caritas. Dopo la firma all'Uepe, l'ufficio esecuzione penale esterna, la Reggiani, che ha ottenuto da sei mesi la sospensione della pena e vive con l'anziano madre, potra' iniziare l'affidamento in prova.
"Non vedo l'ora di lavorare e fare volontariato - ha spiegato Patrizia Reggiani - Questi anni non sono stati lunghi, sono volati via, mi sento giovane. Ho letto molto - ha continuato - ho partecipato ai corsi di scrittura, di ricamo, giardinaggio e teatro. E poi potevo scendere in giardino e stare con i miei animaletti".
"Sono pronta - aggiunge la donna condannata in via definitiva a 26 anni di reclusione - non vedo l'ora che mi lascino tranquilla di fare il mio lavoro e di fare volontariato presso la Caritas". Patrizia Reggioni smentisce poi le dichiarazioni che le erano state attribuite secondo cui non avrebbe voluto lavorare: "non l'ho mai detto, era una frase legata una questione logistica che e' stata fraintesa, equivocata da tutti e strumentalizzata. Non ho mai detto quelle parole e sono pronta a lavorare".