Omofobia, insulti a una coppia gay: diventano una linea di t-shirt
Una storia di "lotta" ma anche di "trasformazione" e "bellezza". L'idea di Erika (24 anni) e Martina (26 anni)
Omofobia, gli insulti che ricevono ogni giorno diventano una linea di t-shirt: oggi, nella Giornata internazionale contro l'omobilesbotransfobia, il lancio dei primi prototipi. "Trasformiamo in bellezza, continuando a lottare".
Si chiamano Erika e Martina, hanno 24 e 26 anni e sono una coppia. Nel 2017 fanno coming out, non senza fatica rispetto alle famiglie d'origine, poi vanno a vivere ad Arona, in provincia di Novara, sulle sponde del Lago Maggiore. Erika, laureata in scienze dei servizi giuridici a Milano, è una convinta attivista per i diritti della comunità Lgbt. Fin dall’inizio la loro storia, lei e Martina, l'hanno resa pubblica sui social proprio con l'obiettivo di dare anche un valore politico alla relazione. Nel gennaio scorso Erika ha anche preso parte al docu-reality di Rai 2 "La caserma", raccontandosi. Ma da tempo le due ragazze sono oggetto di attacchi omofobi continui sui social network. Erika e Martina hanno così deciso di creare una pagina facebook e un profilo instagram (@leperledegliomofobi) in cui quotidianamente condividere, rendendo pubblico il calvario, gli insulti ricevuti.
“Bruciate” è uno dei più frequenti con cui sono additate, e che, soprattutto nelle ultime settimane, si sono sentite ripetere più volte. Ma anziché avere paura o tornare a rinchiudersi nel privato, facendosi sopraffare dal dispiacere, hanno deciso di insistere nel trasformare tutto ciò in un grido di libertà. Così vede la luce una linea di t-shirt stampate che riportano con grafiche accattivanti frasi "ispirate" al campionario di offese ricevute dalle due ragazze. “Brucio… di passione”, ”Errore della natura - 404 not found”, “Chi fa l’uomo tra le due? Tua madre”.
“Abbiamo deciso - spiegano Erika e Martina - di reagire a modo nostro. Proprio come successe ormai quasi due anni fa, quando il nostro profilo social prese vita. Quando, alle offese, abbiamo risposto dapprima con l'ironia, e poi con l'amore. Siamo felici di mostrare il nostro nuovo progetto, la nostra nuova reazione e, se vogliamo, modo di combattere. Perché ci potete fare e dire quello che volete, ma noi, ve lo giuriamo, troveremo sempre il modo di trasformare qualcosa di schifoso, in qualcosa di incredibilmente bello”. Non a caso i primi prototipi delle magliette sono stati lanciati oggi, 17 maggio, nella Giornata internazionale contro l’omobilesbotransfobia.
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