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Cronache
Inchiesta Open, chiesto il rinvio a giudizio per Renzi, Boschi e Carrai
Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e Marco Carrai

Fondazione Open, chiesto il rinvio giudizio per Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e Marco Carrai per finanziamento illecito ai partiti

La procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per 15 indagati, di cui 4 sono società, nell'ambito dell'inchiesta sulla fondazione Open. Tra questi il senatore e leader di Italia Viva, Matteo Renzi e gli onorevoli Maria Elena Boschi e Luca Lotti. L'udienza si terrà il 4 aprile davanti al gup del tribunale di Firenze.

Renzi è imputato per finanziamento illecito ai partiti assieme all'avvocato Alberto Bianchi, ex presidente della Fondazione Open, agli imprenditori Marco Carrai e Patrizio Donnini, a Maria Elena Boschi e Luca Lotti. 

Due gli episodi di corruzione per l'esercizio della funzione che vengono contestati entrambi all'onorevole Pd Luca Lotti, ex membro del cda della fondazione e figura del governo tra il 2014 e il 2017, periodo in cui, secondo le accuse, si sarebbe adoperato per disposizioni normative favorevoli alle società che avevano finanziato Open, la Toto costruzioni e la British American Tobacco. Tra le accuse anche un episodio di presunto autoriciclaggio e traffico d'influenze illecite.

Open, Renzi denuncia i pm di Firenze. "Non ho commesso reati"

Matteo Renzi "ha provveduto a firmare una formale denuncia penale nei confronti dei magistrati Creazzo, Turco, Nastasi. L’atto firmato dal senatore sarà trasmesso alla Procura di Genova, competente sui colleghi fiorentini, per violazione del’articolo 68 Costituzione, della legge 140/2003 e dell’articolo 323 del codice penale".

E' quanto si legge in una nota dell'ufficio stampa del leader di Italia viva. "Renzi ha chiesto di essere ascoltato dai Pm genovesi riservandosi di produrre materiale atto a corroborare la denuncia penale contro Creazzo, Turco, Nastasi". “Io non ho commesso reati, spero che i magistrati fiorentini possano in coscienza dire lo stesso”, afferma Renzi.

Renzi: "Finalmente processo in Aula e non sui media"

"Finalmente inizia il processo nelle aule e non solo sui media. E i cittadini potranno adesso rendersi conto di quanto sia fragile la contestazione dell’accusa e di quanto siano scandalosi i metodi utilizzati dalla procura di Firenze".

E' quanto afferma l'ufficio stampa di Matteo Renzi, leader di Italia viva, in una nota, dove si legge ancora: "È utile ricordare che la richiesta è stata firmata dal Procuratore Creazzo, sanzionato per molestie sessuali dal Csm; dal Procuratore aggiunto Turco, che volle l’arresto dei genitori di Renzi poi annullato dal Tribunale della Libertà e dal Procuratore Nastasi, accusato da un ufficiale dell’Arma dei Carabinieri di aver inquinato la scena criminis nell’ambito della morte del dirigente Mps David Rossi. Questi sono gli accusatori". 

Renzi, si ricorda ancora nel comunicato, "nelle scorse settimane aveva chiesto di essere interrogato dopo che i Pm avessero risposto alle istanze della difesa. Tali risposte non sono mai arrivate. Per questo nelle prossime settimane la difesa del senatore Renzi si riserva di produrre memorie difensive in vista dell’udienza preliminare anche prima del dibattito parlamentare in Senato sul conflitto di attribuzione che si terrà ragionevolmente nel mese di marzo". 

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