Papa Francesco ordinerà 9 sacerdoti, tra di loro una promessa di calcio e un regista.
Papa Francesco ordinerà 9 nuovi sacerdoti per la Diocesi di Roma. Domenica 25 aprile alle ore 9 la celebrazione nella basilica di San Pietro. Formatisi negli istituti della diocesi, 6 diaconi hanno studiato al Pontificio Seminario Romano Maggiore, 2 al Collegio diocesano Redemptore uno is Mater al Seminario della Madonna del Divino Amore.
Papa Bergoglio, da vescovo di Roma, torna a ordinare i sacerdoti per la sua diocesi, dopo che lo scorso anno le ordinazioni presbiterali furono posticipate e celebrate dal cardinale vicario De Donatis a San Giovanni in Laterano per via della pandemia. I 9 giovani che saranno consacrati al momento sono in ritiro spirituale di preparazione in un monastero. Si tratta di Georg Marius Bogdan, Salvatore Marco Montone, Manuel Secci, Diego Armando Barrera Parra, Salvatore Lucchesi, Giorgio De Iuri, Riccardo Cendamo, Samuel Piermarini e Mateus Henrique Ataide Da Cruz.
La celebrazione sarà trasmessa in diretta su Vatican Media, Telepace, Tv2000 e sulla pagina facebook della diocesi di Roma. Originario della Romania Georg Bogdan, che ha frequentato prima il Pontificio Seminario Minore e poi il Maggiore, racconta: "Il mio desiderio di diventare sacerdote è nato fin da bambino, da quando avevo 9 anni e stavo leggendo un libro intitolato 'Vita di san Giovanni Bosco'. Sognavo di diventare come lui". Importante l’esempio di Don Bosco anche per Salvatore Montone, trentaduenne calabrese, trasferitosi nella Città Eterna per gli studi universitari. "Sono nato nel giorno del Venerdì Santo del 1989 – dice – e il giorno del mio battesimo, qualche mese dopo, erano finite le vestine bianche per i bambini, così il sacerdote mi coprì con una stola. Non ho ricordi, naturalmente, ma i miei genitori me lo raccontano sempre….".
Salvatore Marco passa la sua infanzia all’oratorio dei salesiani a Spezzano Albanese, e quando arriva a Roma trova alloggio nella residenza universitaria salesiana della parrocchia di San Giovanni Bosco. "Qui, una notte – rievoca –, durante l’adorazione eucaristica in chiesa, si è palesata la chiamata del Signore".
Ma il più giovane dei nove diaconi è Manuel Secci, ventiseienne romano, cresciuto a Torre Angela nella parrocchia dei Santi Simone e Giuda Taddeo, "dove il senso di comunità e le belle esperienze – dichiara – hanno nutrito la mia vocazione". Al Seminario Maggiore ha studiato anche Salvatore Lucchesi, siciliano di 43 anni. Una vocazione matura, la sua: "Rendo grazie a Dio con la mia vita per tutta la misericordia che ha avuto per me".
Il 40enne Riccardo Cendamo sognava invece di diventare regista, e per qualche anno lo ha anche fatto. Ma poi ha capito che non era quella la sua strada. "Se adesso mi guardo indietro mi rendo conto che la chiamata alla vocazione sacerdotale c’era da sempre, quell’amore doveva maturare". Ultimo di quattro fratelli Samuel Piermarini, 28 anni, ha invece una grande passione per il pallone. "Giocavo ad alti livelli, la Roma mi chiamò per fare un provino – ricorda con un sorriso –. Alla fine dell’allenamento mi chiamò Stramaccioni e mi disse: 'Allora Piermarini, puoi firmare con noi!'. Ma io risposi che non me la sentivo". Quindi l’ingresso al Redemptoris Mater e, domenica, l’ordinazione presbiterale.
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