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Cronache
Papa Francesco: venti cardinali e vescovi Usa chiedono una indagine

La vicenda della lettera/denuncia di monsignor Carlo Maria Viganò si complica giorno per giorno, nonostante Papa Francesco abbia fatto appello al fatto che la “verità è mite, la verità è silenziosa”, frase molto bella, di stampo evangelico -ed infatti l’ha pronunciata in un’omelia nella Chiesa di Santa Marta- ma non utile ed anzi pericolosamente provocatoria in questo momento.

La vicenda è nota: Papa Bergoglio avrebbe coperto l’ex cardinale americano Theodore McCarrick -arcivescovo di Washington-su una vicenda di pedofilia.

Finora il Vaticano ha taciuto, guidato da una intuizione comunicativa non molto efficace del direttore de La Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, anche lui gesuita come il Papa.

La notizia è che il fronte anti - Bergoglio si sta consolidando con l’adesione all’iniziativa di Viganò da parte di vescovi e cardinali Usa che chiedono una indagine su quanto denunciato dall’ex nunzio apostolico del Vaticano a Washington.

Questo è quanto si legge sul sito conservatore americano LifeSiteNews. Una ventina di nomi che fanno tremare i Sacri Palazzi d’Oltretevere.

Qui l’articolo: https://www.lifesitenews.com/news/certain-bishops-are-cause-of-continued-presence-of-predators-in-seminaries

Della lista fanno parte, tra gli altri, il cardinale Raymond Burke, il cardinale Daniel DiNardo potente arcivescovo di Galveston-Houston e presidente della Conferenza episcopale americana, il cardinale Salvatore Cordileone, arcivescovo di San Francisco.

Tutti uniti nella richiesta di spiegazioni.

Insomma, dopo la pubblicazione ormai dieci giorni fa del dossier, il silenzio del Papa non ha aiutato la vicenda a sbollire, anzi ha prodotto l’effetto opposto con la creazione di un compatto fronte tradizionalista americano a cui, c’è da credere, presto troverà sponda il malumore e il malessere della Curia tradizionale romana che non ha mai accettato il Papa argentino e che da tempo lo critica in maniera più o meno velata.

Se il fronte si salda, e ci sono tutti i presupposti perché questo accada, Papa Francesco si troverà accerchiato dalle due sponde dell’Atlantico, da Washington e da Roma e dovrà, a questo punto, necessariamente difendersi abbandonando la fallimentare linea Spadaro.

Insomma sembra proprio che l’azione di monsignor Viganò -che, ricordiamolo, ha chiesto le dimissioni del Papa-non sia semplicemente l’uscita delusa di un presule risentito per vicende personali, ma possa diventare un pericoloso movimento di contestazione interno.

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