Colpo di scena: Papa Leone limita i poteri dello Ior: tolti alla banca vaticana gli investimenti in esclusiva - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 14:03

Colpo di scena: Papa Leone limita i poteri dello Ior: tolti alla banca vaticana gli investimenti in esclusiva

Papa Leone XIV ridisegna la governance finanziaria vaticana: più pluralismo negli investimenti, ruolo centrale all’Apsa, trasparenza e coerenza evangelica al centro della riforma

di Salvatore Isola

 Papa Leone limita i poteri dello Ior: tolti alla banca vaticana gli investimenti in esclusiva

Papa Leone ha deciso di limitare - con un motu proprio - i poteri dello Ior. La banca vaticana aveva ottenuto da Papa Francesco l'esclusiva gestione degli investimenti con i fondi della Santa Sede, con il documento pubblicato oggi si torna a un certo pluralismo in materia, restituendo tale funzione all’Apsa, che torna così a una funzione di istituto bancario che aveva perso.
"Nel determinare le attività di investimento finanziario della Santa Sede, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica generalmente fa effettivo uso della struttura organizzativa interna dell’Istituto per le Opere di Religione, a meno che gli organi competenti, come stabilito dagli statuti del Comitato per gli Investimenti, non ritengano più efficiente o conveniente il ricorso a intermediari finanziari stabiliti in altri Stati".

Con la Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio intitolata Coniuncta Cura, Papa Leone XIV interviene sulle attività di investimento finanziario della Santa Sede, dando continuità e precisione al principio di corresponsabilità nella communio, già al centro della riforma della Curia Romana voluta da Papa Francesco con la Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium del 19 marzo 2022. Il documento, pubblicato oggi, sottolinea la necessità di consolidare le disposizioni, chiarendo ruoli e competenze delle Istituzioni curiali coinvolte nella gestione degli investimenti della Santa Sede. L’obiettivo dichiarato è quello di favorire una dinamica di mutua collaborazione, fondata su trasparenza, efficienza e coerenza con la missione ecclesiale.

Leone XIV spiega che la decisione è maturata dopo un’attenta valutazione delle raccomandazioni approvate all’unanimità dal Consiglio per l’Economia e a seguito della consultazione di esperti del settore. Il Papa approva integralmente tali raccomandazioni, stabilendo due punti fondamentali:

  1. Anzitutto viene abrogato il Rescriptum ex Audientia SS.mi del 23 agosto 2022, intitolato Istruzione sull’amministrazione e gestione delle attività finanziarie e della liquidità della Santa Sede e delle Istituzioni collegate con la Santa Sede.

  2. In secondo luogo, le attività di investimento finanziario della Santa Sede – destinate all’uso proprio e realizzate secondo l’articolo 219 di Praedicate Evangelium – dovranno conformarsi alle disposizioni stabilite dal Comitato per gli Investimenti, nel rispetto della Politica di investimento approvata.

Il Motu Proprio specifica inoltre che, nella gestione operativa, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica farà generalmente uso della struttura organizzativa interna dell’Istituto per le Opere di Religione (Ior), salvo diversa valutazione da parte degli organi competenti, che potranno ritenere più efficiente o conveniente il ricorso a intermediari finanziari stabiliti in altri Stati.

Con Coniuncta Cura, Leone XIV intende dunque assicurare una gestione unitaria e responsabile delle risorse economiche della Santa Sede, orientata non solo a criteri di prudenza e sostenibilità, ma anche alla coerenza con i valori evangelici. Il Papa dispone che quanto deliberato con questa Lettera Apostolica abbia fermo e stabile vigore, segnando un nuovo passo verso una cultura economica vaticana improntata a rigore, comunione e trasparenza.