Papa Leone XIV, don Luigi Portarulo: "Programma del pontificato già nel suo discorso iniziale" - Affaritaliani.it

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Papa Leone XIV, don Luigi Portarulo: "Programma del pontificato già nel suo discorso iniziale"

Il responsabile della Missione cattolica italiana di New York ha le idee chiare sul nuovo Papa. L'intervista

di Claudia Conte

Papa Leone XIV, don Luigi Portarulo: "Programma del pontificato già nel suo discorso iniziale"

All’indomani dell’elezione del nuovo Pontefice, Robert Francis Prevost che ha scelto il nome di Papa Leone XIV, primo Papa americano, incontriamo don Luigi Portarulo, responsabile della Missione cattolica italiana di New York.

Don Luigi, che emozione ha provato quando ha saputo dell’elezione di un Papa americano? Vede una continuità con Bergoglio o ci saranno cambiamenti rilevanti?

Ho provato una grande emozione, soprattutto perché ora che vivo in America, a New York. Ho percepito immediatamente quanto possa essere importante avere un Papa originario di questo Paese, in un momento storico così particolare. Un Papa può rappresentare davvero molto: è un segno di gioia e di speranza per tutto il popolo americano.

Che significato ha per lei, come guida spirituale in una comunità italo-americana, vedere un Papa proveniente dagli Stati Uniti? E pensa che possa avvicinare di più i fedeli americani alla Chiesa?

È un Papa che rappresenta il mondo intero. Sono certo che continuerà il cammino tracciato da Papa Francesco, perché ama le periferie e ama stare in mezzo alla gente. Allo stesso tempo, secondo il suo stile personale, cercherà di imprimere la propria impronta sul pontificato.

Secondo lei, quali sfide dovrà affrontare un Papa americano all'interno della Curia romana e tra le Chiese locali nel mondo?

Le sfide sono molte, considerando la complessità della società attuale. Ma il suo discorso iniziale è già una sorta di programma del pontificato: ha ripetuto più volte parole come pace, dialogo, cammino. Questo ci dice che il suo intento è quello di promuovere l’unità, di creare un equilibrio tra il governo della Curia romana e l’ascolto delle Chiese locali nel mondo.

Ha già notato reazioni particolari tra i parrocchiani della Our Lady of Pompei?

Per me è molto significativo, soprattutto perché sono responsabile della comunità italiana qui a New York. Inoltre, si può dire che non è solo americano: ha anche origini italiane, e questo lo rende ancora più vicino a noi. Sarà una grande gioia sentire così forte la sua presenza anche nella nostra città.

Il Papa eletto il giorno della Madonna di Pompei. Che significato ha?

Ha un grande significato. La Madonna è sempre colei che ci guida, ci protegge e intercede per noi presso il Signore. Il fatto che l’elezione sia avvenuta proprio nel giorno della Supplica alla Madonna di Pompei è un segno bellissimo e importante. Tutti siamo felici che questo evento sia legato alla Madonna di Pompei.

Infine, Don Luigi, se potesse rivolgere un messaggio personale al nuovo Papa, cosa gli direbbe?

Gli direi: “Grazie, Santità. Cercheremo di seguire le sue raccomandazioni, la sua guida e saremo uniti nella preghiera. Che Dio la benedica. L’aspettiamo presto a New York per visitare la nostra grande comunità italiana.”