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Papa Leone XIV incontra registi e attori: "Il cinema è in pericolo, serve sostenerlo. Sia ancora linguaggio di pace"
Da Spike Lee a Cate Blanchett: Papa Leone XIV incontra il mondo del cinema

Papa Leone XIV - Incontro con il mondo del Cinema
Papa incontra attori e registi, il mondo del cinema in Vaticano
Il mondo del cinema in Vaticano. Papa Leone, alle 11, nel Palazzo Apostolico riceve in udienza attori e registi. “Nell’anno del Giubileo, - ha spiegato il Vaticano- papa Leone ha espresso il desiderio di approfondire il dialogo con il mondo del cinema ed in particolare con attori e registi, esplorando le possibilità che la creatività artistica offre alla missione della Chiesa e alla promozione dei valori umani”. In Vaticano tanti i protagonisti internazionali. Per citarne alcuni: Gianni Amelio, Roberto Andò, Judd Apatow, Francesca Archibugi, Marco Bellocchio, Monica Bellucci, Wang Bing, Kate Blanchett, Stéphane Brizé, Sergio Castellitto, Liliana Cavani, Maria Grazia Cucinotta, Abel Ferrara, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, Matteo Garrone, Dag Johan Haugerund, Emir Nemanja Kusturica, Spike Lee, George Miller, Gaspar Noé, Ferzan Özpetek, Paweł Aleksander Pawlikowski, Giacomo Poretti, Stefania Sandrelli, Albert Serra, Giuseppe Tornatore e Gus Van Sant. Il Pontefice, a ridosso dell’incontro, ha svelato i suoi gusti cinematografici. I film che preferisce sono: La vita è meravigliosa (1946) di Frank Capra; Tutti insieme appassionatamente (1965) di Robert Wise; Gente Comune (1980) di Robert Redford; La vita è bella (1997) di Roberto Benigni. L’incontro di stamani è promosso dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione in collaborazione con il Dicastero per la Comunicazione ed i Musei Vaticani, sulla scia degli appuntamenti dedicati alle Arti Figurative (giugno 2023), all’Umorismo (giugno 2024) ed in continuità con il recente Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura, celebrato nel febbraio scorso.
Papa, udienza al mondo del cinema, incontra attori e registi
Papa Leone XIV è arrivato nella sala Clementina del Palazzo apostolico per l'incontro con il mondo del cinema. Nell'anno del Giubileo, il Pontefice, spiegava il Vaticano, "ha espresso il desiderio di approfondire il dialogo con il mondo del cinema e in particolare con attori e registi, esplorando le possibilità che la creatività artistica offre alla missione della Chiesa e alla promozione dei valori umani". Leone, a ridosso dell'udienza di oggi, ha voluto condividere in un video, i film che lui ha amato: "La vita è meravigliosa" (1946) di Frank Capra; "Tutti insieme appassionatamente" (1965) di Robert Wise; "Gente Comune" (1980) di Robert Redford; "La vita è bella" (1997) di Roberto Benigni.
Papa: "Il cinema mette in movimento la speranza"
"Mi conforta pensare che il cinema non è soltanto moving pictures: è mettere in movimento la speranza!". Così Papa Leone XIV V ricevendo in udienza i rappresentanti del mondo del Cinema. "Uno dei contributi più preziosi del cinema è precisamente quello di aiutare lo spettatore a tornare in sé stesso, a guardare con occhi nuovi la complessità della propria esperienza, a rivedere il mondo come se fosse la prima volta e a riscoprire, in questo esercizio, una porzione di quella speranza senza la quale la nostra esistenza non è piena", ha sottolineato il Pontefice.
"Non abbiate paura del confronto con le ferite del mondo. La violenza, la povertà, l’esilio, la solitudine, le dipendenze, le guerre dimenticate sono ferite che chiedono di essere viste e raccontate". Così Papa Leone XIV ricevendo in udienza i rappresentanti del mondo del Cinema.
"Il grande cinema non sfrutta il dolore: lo accompagna, lo indaga. Questo hanno fatto tutti i grandi registi". Così Papa Leone XIV ricevendo in udienza i rappresentanti del mondo del Cinema. "Dare voce ai sentimenti complessi, contraddittori, talvolta oscuri che abitano il cuore dell’essere umano è un atto d’amore", ha sottolineato, aggiungendo che "l’arte non deve fuggire il mistero della fragilità: deve ascoltarlo, deve saper sostare davanti a esso". "Il cinema, senza essere didascalico, ha in sé, nelle sue forme autenticamente artistiche, la possibilità di educare lo sguardo".
"Che il vostro cinema resti sempre un luogo d’incontro, una casa per chi cerca senso, un linguaggio di pace. Che non perda mai la capacità di stupire, continuando a mostrarci anche un solo frammento del mistero di Dio". Così Papa Leone XIV ricevendo in udienza il mondo del cinema. In un’epoca "di personalismi esasperati e contrapposti, ci mostrate come per fare un buon film è necessario impegnare i propri talenti. Ma ciascuno può far brillare il suo particolare carisma grazie ai doni e alle qualità di chi lavora accanto, in un clima collaborativo e fraterno", ha sottolineato il Pontefice.
"Il cinema, quando è autentico, non consola soltanto: interpella. Chiama per nome le domande che abitano in noi e, talvolta, anche le lacrime che non sapevamo di dover esprimere". Così Papa Leone XIV ricevendo in udienza i rappresentanti del mondo del Cinema. "La logica dell’algoritmo tende a ripetere ciò che 'funziona', ma l’arte apre a ciò che è possibile", ha sottolineato il Pontefice. "Non tutto dev’essere immediato o prevedibile: difendete la lentezza quando serve, il silenzio quando parla, la differenza quando provoca. La bellezza non è solo evasione, ma soprattutto invocazione", ha aggiunto.
"Nell’anno del Giubileo, in cui la Chiesa invita a camminare verso la speranza, la vostra presenza da tante Nazioni e, soprattutto, il vostro lavoro artistico quotidiano, sono segni luminosi". Così Papa Leone XIV ricevendo in udienza il mondo del cinema. Il Pontefice ha sottolineato che il mondo ha bisogno di "testimoni di speranza, di bellezza, di verità" e ha invitato a salvaguardare e a promuovere "la dignità umana".
Anche voi, ha detto, rivolgendosi ai presenti, "come tanti altri che giungono a Roma da ogni parte del mondo, siete in cammino come pellegrini dell’immaginazione, cercatori di senso, narratori di speranza, messaggeri di umanità". "La strada che voi percorrete non si misura in chilometri ma in immagini, parole, emozioni, ricordi condivisi e desideri collettivi. È un pellegrinaggio nel mistero dell’esperienza umana che voi attraversate con lo sguardo penetrante, capace di riconoscere la bellezza anche nelle pieghe del dolore, la speranza dentro le tragedie delle violenze e delle guerre".
