Brand o brand...elli / Seven, la piccola bottega torinese che ha reinventato lo zaino italiano (e ora entra nell’orbita di Fila) - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 09:41

Brand o brand...elli / Seven, la piccola bottega torinese che ha reinventato lo zaino italiano (e ora entra nell’orbita di Fila)

La storia di Seven comincia negli anni Sessanta con i sette fratelli Di Stasio

di Elisa Mancini

Seven: la piccola bottega torinese che ha reinventato lo zaino italiano (e ora entra nell’orbita di Fila)

Quando Fila, uno dei marchi italiani più riconoscibili nel mondo della scrittura, annuncia di aver messo sul tavolo 53,7 milioni di euro per acquisire il 100% di Seven (che comprende anche il marchio Invicta, SJ Gang e Mitama) non compra semplicemente un produttore di zaini. Compra un pezzo di storia industriale italiana, e una sorprendente capacità di reinterpretare un oggetto semplice come la "cartella".

L’accordo, pagato in cinque tranche entro il 31 dicembre 2028, con un primo esborso di 26,8 milioni a closing atteso entro gennaio 2026, è una delle operazioni più rilevanti del settore scuola e lifestyle degli ultimi anni. Fila finanzierà il deal combinando cassa interna e linee di credito da 30 milioni, con contestuale estinzione di 50 milioni di debito in dollari e un risparmio stimato di 2 milioni di euro di interessi annui. 

La storia di Seven comincia negli anni Sessanta. A Torino, il calzolaio Pasquale Di Stasio, emigrato da Montefalcone di Valfortore, apre la Casa della Borsa, una bottega minuscola, un laboratorio famigliare come tanti nell’Italia che si stava industrializzando. Ma i Di Stasio, sette fratelli, tutti coinvolti prima o poi, hanno un tratto che fa la differenza: non aspettano che il lavoro arrivi, lo creano.

Nel 1973 arriva la svolta; la bottega diventa azienda e nasce Euroborse dei F.lli Di Stasio, con sede a Leinì. È la stagione delle borse sportive e la famiglia produce per marchi come Converse, Panatta e Tacchini. Ma il vero colpo di genio è un altro: replicare, e presto superare, gli zaini Invicta. Era un’idea nata quasi per gioco, "di sabato", come ricorderà poi Aldo Di Stasio in un'intervista.

Nel 1981 l’azienda cambia pelle e identità. Nasce Seven, perché sette sono i fratelli Di Stasio: un brand giovane, fresco, che entra in un mercato allora quasi inesplorato: lo zaino per la scuola. La combinazione tra design accattivante, colori forti e una comunicazione aggressiva nel mondo degli studenti crea un piccolo fenomeno industriale.

I numeri parlano da soli: nel 1987 il fatturato era di 500 milioni di lire, nel 1993 raggiunge 14 miliardi, nel 1998 conquista la leadership di mercato con oltre 50 miliardi di ricavi, e nel 2000 tocca i 36 milioni di euro. La crescita è sostenuta anche dall’internazionalizzazione perchè negli anni Novanta nascono filiali in Spagna, Romania e Hong Kong.

Il 2006 Seven acquista per circa 30 milioni di euro la sua storica concorrente Invicta, allora controllata da Diadora. Con un colpo solo, Seven si consolida ancora di più nel mercato italiano degli zaini, arrivando al 60% della quota nella linea scuola. Allo stesso tempo investe circa 20 milioni nella nuova maxi-sede di Leinì, 67.000 mq per sostenere volumi produttivi sempre più importanti.

Il 7 dicembre 2017 muore il fondatore, Pasquale Di Stasio. Pochi mesi dopo, nel 2018, i fratelli decidono di aprire il capitale all’ingresso del fondo Green Arrow Capital, che acquisisce il 55% con un investimento da 70 milioni. L’obiettivo è quello di spingere l’internazionalizzazione, puntare a segmenti più alti e raggiungere i 100 milioni di ricavi in cinque anni.

Non tutti i fratelli restano nel capital, ma in azienda rimangono Bruno, presidente, Roberto e Aldo, quest’ultimo responsabile dello sviluppo strategico. È la trasformazione definitiva di Seven da impresa familiare a gruppo strutturato.

Il 7 novembre 2025 arriva l’annuncio: Fila acquisirà il 100% di Seven. Una mossa che permette alla Fabbrica Italiana Lapis e Affini di completare la propria presenza nel mondo scuola, integrando cancelleria, accessori, zaini, bagagerie e brand storici come Seven, Invicta, SJ Gang e Mitama.

Con l’acquisizione da parte di Fila, la storia continua. Seven dimostra ancora una volta che nel Made in Italy il talento artigiano può trasformarsi in business internazionale, che una bottega di provincia può diventare icona culturale, e che uno zaino può raccontare più di una storia: racconta una famiglia, un’industria e un Paese che sa inventarsi sempre un futuro.

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