Pedofilo Whatsapp, 19 anni di carcere. Si fingeva Giulia, violentate 3 bimbe
Arriva una condanna esemplare dal Tribunale di Lodi, 19 anni di carcere al pedofilo di Whatsapp. L'uomo, un 50enne di Codogno in chat si fingeva Giulia. Così ha adescato tre ragazzine di età compresa tra i 10 e i 13 anni. Riusciva - si legge sul Corriere della Sera - a creare una narrazione e a convincere le vittime, minacciandole di uccidere i loro genitori, in caso di rifiuto. Con questo schema, che può apparire risibile ma che ha funzionato con ragazzine rimaste a lungo terrorizzate in silenzio, «Giulia» ordinava alle tre bambine di andare a casa del vicino e di consegnarsi a lui in rapporti sessuali e prevaricazioni di ogni genere.
L’uomo aveva disseminato la casa di telecamere per registrare le violenze, ma, nonostante ciò, la sua psiche pretendeva pure che le bambine a loro volta si filmassero tra loro nude e gli inviassero poi i video. I giudici hanno deciso la condanna a 19 anni (2 più della richiesta del pm, e 100.000 euro di danni alle famiglie parti civili) per tre violenze sessuali su minori, sostituzione di persona, e appunto produzione di materiale pedopornografico.
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