Cronache
Piombino, il rigassificatore? Un pericolo. Il suo scoppio come 50 bombe nucleari
Il rigassificatore di Piombino secondo il punto di vista dell'autore Max Civili, tra danni all'ambiente e alle persone
Piombino, il dramma ambientale del rigassificatore: l'intervista di Primo Magazine a Max Civili
Truby Chiaviello (editore di Primo): Bene, eccomi qui adesso collegato con Max Civili da Roma, un giornalista che oggi parlerà con noi della situazione di Piombino, cittadina costiera della Toscana di circa 40.000 abitanti, a circa 160 km a est di Firenze e in cui nelle ultime settimane, la gente, i residenti, sono stati in tumulto, con manifestazioni, proteste, il tutto per un rigassificatore, questo è il modo migliore per descriverlo: come un impianto petrolchimico galleggiante, delle dimensioni di una petroliera, immagino. Ed è “parcheggiato”, o sta per essere parcheggiato, appena fuori dal porto della città e i cittadini si oppongono. E quindi Max è qui per parlarci oggi di questo e... Max, pare ci siano manifestazioni in corso da settimane ormai, la situazione è ancora così intensa come prima?
Max Civili è un produttore e giornalista indipendente con un'amplissima esperienza nei media internazionali. Vanta collaborazioni decennali con l'emittente australiana SBS e il canale iraniano di news in lingua inglese 24 h su 24, Press TV. Collabora regolarmente con la rivista di geopolitica Eastwest. Ha un Master in Geopolitica e sicurezza globale.
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Max Civili: “Guarda, abbiamo già avuto una dozzina di proteste finora da aprile, e sì, è piuttosto tesa la protesta. Il progetto LNG (GNL, GAS NATURALE LIQUEFATTO, ndr) introdotto dal governo sta preoccupando molti residenti della zona, anche se per ora abbiamo solo un piano irragionevole, attuato dal governo Draghi, da un governo che non è rappresentativo dell'elettorato italiano”.
“E abbiamo l'acquisto di una nave gigantesca chiamata Golar Tundra. E' una imponente unità di rigassificazione lunga 300 metri che il governo collocherebbe, il governo vuole collocare proprio nel mezzo del piccolo porto di Piombino, e la cui movimentazione è potenzialmente molto pericolosa per l'incolumità di decine di migliaia di persone, altamente inquinante e anche antieconomico”.
“Inoltre”, continua, “è difficile credere che ci sia una carenza di gas in Italia, quando la più grande compagnia energetica del Paese, l'ENI, pochi giorni fa ha riportato di enormi profitti, per oltre 7 miliardi di euro tra gennaio e giugno di quest'anno, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno mentre l'impennata dei prezzi dell'energia è stata la forza trainante della crisi del costo della vita che stanno attraversando gli italiani, quindi è una situazione molto complicata”.
“Ma se mi permetti, Truby, di tornare un secondo all'impianto di rigassificazione e a tutte le sue implicazioni, volevo solo spiegare quanto sia cruciale questa lotta per i piombinesi e per gli italiani in generale. Perché in Italia siamo in uno stato di emergenza da due anni e cinque mesi. Praticamente dall'inizio della pandemia nel 2020, marzo 2020. E anche ora che l'emergenza è finita, ci troviamo sostanzialmente in uno stato di emergenza, con la paura che le nostre fonti energetiche, e anche l’acqua, vengano razionate. E abbiamo avuto lo stato di emergenza per ogni genere di motivo, a livello nazionale e regionale: emergenza idrica, siccità, emergenza sanitaria, emergenza energia, se si nomina un motivo per un'emergenza ce l'abbiamo, ma credetemi, la vera emergenza in questo momento in Italia è piuttosto quella democratica”.
“Come probabilmente saprai, un governo democraticamente eletto è stato rovesciato nel bel mezzo della crisi del COVID nel febbraio dello scorso anno, senza alcuna ragione logica, e un gruppo di politici, incluso l'ex Primo Ministro Renzi, ha deciso che gli interessi finanziari e geopolitici dell’attuale amministrazione statunitense e delle multinazionali che la sostengono, dovessero prevalere su quelli italiani, ad ogni costo, anche a costo di danneggiare gravemente e irrevocabilmente il Paese. Nel febbraio del 2021 il governo è stato rimpiazzato da un esecutivo fatto di ex manager provenienti da multinazionali e aziende produttrici di armi e da politici senza spina dorsale messi in ruoli chiave (esteri, sanità, difesa)”.
“È molto importante che la gente lo capisca, che la situazione in questo momento è sotto il controllo di un governo che ha preso in mano i poteri legislativi dal Parlamento. Negli ultimi 17 mesi, il governo ha introdotto un numero infinito di decreti. Un decreto è una disposizione del governo che ha forza di legge. E attraverso questi decreti, che sono stati approvati con oltre 50 mozioni di fiducia, attraverso questi decreti, il governo ha cambiato volto all'Italia: questo è davvero, davvero preoccupante”.