Arriva in Europa la carne dopata. "Rischi ambientali e sanitari"
Se gli Stati Uniti e l'Unione Europea si accordassero sulla tratta transatlantica, gli orami celebri polli al cloro e i bovini agli ormoni finiranno davvero per arrivare nei nostri piatti? Sembra proprio di sì, nonostante l'opacità nelle negoziazioni, i rischi ambientali e le tante polemiche.
La lista delle obiezioni sulla tratta transatlantica è lunga. Una delle questioni più emblematiche riguarda la rivoluzione sanitaria che potrebbe derivare dall'accordo. In altri termini, i piatti dei cittadini europei saranno presto riempiti di pollo al cloro? Molto frequente negli Stati uniti per sradicare la salmonella, la pulizia del pollo al cloro è formalmente proibita nell'Ue, così come ogni altra forma di trattamento chimico, passibile di portare contaminazioni.
L'Ue appare convinta sin dall'inizio delle negoziazioni sulla tratta transatlantica su un punto fermo: i principi sanitari in vigore all'Ue non saranno messi in discussione. I polli americani, che non sono più venduti in Europa dal 1997, resteranno proibiti sul Vecchio Continente. Una posizione che segue la decisione del 2008, quando la Commissione Europea propose di autorizzare l'importazione del pollo. Ora si pensa a un tribunale sovranazionale che dirima la questione, costringendo l'Europa a importare.
Il rischio è chiaro: un tribunale del genere potrebbe dare la possibilità a un'azienda di attaccare un Paese e l'accordo metterebbe in pericolo le regole europee. E secondo qualcuno anche un rischio per la salute.