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Cronache
Ponte Morandi, ecco chi se ne è occupato. La lista dei nomi (non indagati)
LaPresse

Dai vertici di Autostrade ai manager del ministero. Ecco la lista delle persone che, come riporta il Corriere della Sera, si è occupato in qualche modo del ponte Morandi di Genova negli ultimi anni. Molti di loro dovranno prestentarsi all'incidente probatorio

La premessa d'obbligo è che nessuno di questi nomi risulta tra gli indagati. Ci sono comunque il direttore delle manutenzioni Michele Donferri Mitelli, il direttore del Primo Tronco Stefano Marigliani, il responsabile del progetto di retrofitting Paolo Strazzullo, l’ex direttore delle manutenzioni di autostrade Mario Bergamo, Riccardo Rigacci, Fulvio Di Taddeo e Massimo Meliani. 

Il progetto, così approvato, scrive ancora il Corriere della Sera, è stato inquadrato come intervento migliorativo e non ordinario, procedura che richiede tempi più lunghi e un passaggio al Ministero. Il quale, prima di accendere il semaforo verde, ha chiesto un parere obbligatorio al Comitato del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche, la sua articolazione locale. Il primo febbraio scorso gli ingegneri Paolo Strazzullo, capo della divisione tecnica di Autostrade e responsabile del Procedimento, e Massimiliano Giacobbi, direttore tecnico della controllata Spea, hanno presentato il progetto (il piano Sicurezza è stato elaborato dall’ingegner Massimo Bazzarelli) al Comitato di Genova, presieduto dal provveditore Roberto Ferrazza, davanti a dieci commissari con diritto di voto e 17 esperti in rappresentanza di ogni settore coinvolto. E Il Comitato, spiega sempre il Corriere della Sera, ha detto sì. Senza alcuna prescrizione rispetto a sospensioni o riduzioni del traffico sul ponte. Precisando però che le stime di resistenza del calcestruzzo, incluse nel progetto, sono state fatte utilizzando una tecnologia discutibile, che ha un margine di errore dell’80% in più o in meno rispetto al valore reale. E raccomandando ad Autostrade di rappresentare in un “diagramma la capacità portante-tempo”, cioè chiedendo una proiezione della durata del ponte sulla base dei dati storici.

Dal Provveditorato genovese il progetto è poi rimbalzato al Ministero, a Roma, per l’ultimo ok, a firma di Vincenzo Cinelli, il Direttore generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali, conclude il Corriere della Sera.

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