Una rete scuole-imprese per il futuro del mondo del lavoro

Una rete scuole-imprese per il futuro del mondo del lavoro Il mondo del lavoro è sempre più selettivo nell’assorbire nuove forze, e questo comporta la necessità di un approccio nuovo soprattutto dal punto di vista della formazione.
Rachele Capristo è docente di Discipline Giuridiche ed Economiche e Responsabile della Funzione Strumentale Orientamento presso l’ Istituto di Istruzione Superiore “Bertarelli” di Milano, istituto che dimostra grandissima attenzione all’inserimento dei propri studenti nel mondo del lavoro. “Raramente ci è capitato di trovare nell'ambiente scolastico una così grande dinamicità , preparazione e carica civica ed etica come nel caso dell'Istituto Bertarelli e in particolare della dott.ssa Capristo." dice Nicolò Boggian, Presidente di People in Touch, “E' un fatto molto positivo per la scuola e per la società in generale oltre che nello specifico per gli studenti in questione"
Professoressa Capristo, incassati i complimenti, qual è la situazione? Siamo ben consapevoli di quanto sia difficile entrare nel mondo del lavoro oggi, e ne sono altrettanto consapevoli i nostri ragazzi. Per questo siamo sempre alla ricerca di iniziative che offrano agli studenti informazioni per orientarsi. Insomma, la suola non solo come luogo di formazione ma anche di informazione. Magari appoggiandosi ad altri partner sul territorio che sappiano proporsi come supporto e guida. Cosa chiedono ragazzi in tempo di crisi? Chiedono riferimenti certi.
A chi rivolgersi? Le agenzie sono tante e così si disperdono le informazioni. Anche perché vero che c’è crisi, ma è anche vero che alcuni settori, soprattutto quelli non tradizionali, tengono. Per questo abbiamo bisogno di tenere gli occhi bene aperti sul mercato del lavoro, in modo da orientare i ragazzi verso quei settori che sono più pronti ad accoglierli.
Come escono i ragazzi dalla scuola? Quando escono sono pronti per il mercato. Questo non vuol dire, però, che non si debba migliorare. Abbiamo bisogno di più collegamenti con il mondo del lavoro. E, soprattutto, di creare rete con le imprese.
Chi è più indietro in questo, le scuole o le imprese? Non mi va di fare una graduatoria. Certo, norme migliori ci faciliterebbero il compito. È altrettanto certo che molte imprese non sono ancora ben attrezzate ad accogliere e seguire i ragazzi. E questo è un peccato, perché i giovani portano innovazione e freschezza.
Proviamo a fare una proposta
Creare organismi misti scuole e imprese per incontrarsi e per guidare il futuro dei ragazzi. Perché non bisogna dimenticare che il loro futuro è anche il nostro.
Alessandro Casale