“Deve pagare, ho le prove”: l'influencer Carmen Castillo accusa il difensore del Torino Maripán di revenge porn - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 17:45

“Deve pagare, ho le prove”: l'influencer Carmen Castillo accusa il difensore del Torino Maripán di revenge porn

Carmen Castillo: “Faccio un appello al Torino Calcio: Maripán deve pagare per quello che mi ha fatto. Ha usato revenge porn contro di me e non solo. Ho le prove. Basta alla lobby dei calciatori”

di Gabriele Parpiglia

Revenge porn, accuse per il calciatore  Maripán. Parla l'influencer Carmen Castillo

Posso farti una domanda prima dell’intervista? Tu mi credi veramente? Sì, non ti avrei chiesto l’intervista. Inizia così il dialogo con Carmen Castillo la donna che tutti cercano per due motivi: il primo perché ha denunciato un reato in quanto vittima di Revenge Porn. Il secondo perché il “lui” in questione è un calciatore del Torino. Ma andiamo con ordine. Carmen Castillo — note come influencer, in Cile (e non in Spagna come riportato dalle più importanti testate italiane) chiamata anche “Carmen Tuitera” — ha denunciato Guillermo Maripán per aver diffuso senza il suo consenso video intimi che li ritraevano, configurando un caso di revenge porn. Il difensore cileno ha respinto con fermezza tutte le accuse, definendo la denuncia come parte di una strategia estorsiva e diffamatoria.

Ha affermato che Castillo avrebbe chiesto un risarcimento di oltre 300 milioni di pesos cileni (circa 300.000 €) per ritirare la querela. La situazione attuale vede il calciatore del Torino in panchina sembrerebbe perché turbato da questa situazione ma a momento non ci sono sentenze o decisioni definitive: la denuncia è stata presentata, ma non risulta ancora un procedimento penale concluso o una condanna. Le parti hanno presentato le loro posizioni pubblicamente, ma la vicenda resta aperta e in evoluzione.

Noi di Affaritaliani abbiamo raccolto una lunga intervista proprio della Castillo che ci tiene a dire: “Spero che l'intento del mio messaggio sia chiaro. Ma fondamentalmente, sono una donna matura non una ragazzina; non ho bisogno di soldi o visibilità. Cerco solo stabilità per i miei figli e la mia famiglia. Non avrei mai pensato di passare attraverso questo. In Cile i media ti massacrano, ma sono onesta e ho fiducia che, con la verità, tutto andrà bene. La verità è che volevo molto bene a Guillermo. Non avrei mai pensato che ci avrebbe ferito in questo modo perché siamo riusciti anche a essere amici, e ottimi amici. Non sto bene”. E partiamo proprio da queste ultime parole. 

Come ti senti oggi?

Ripeto: non sto bene. Ho subito gravi conseguenze a livello personale, familiare, sociale, lavorativo e di salute. La diffusione non consensuale del mio video intimo ha causato una profonda sofferenza psico-emotiva, facendomi sentire totalmente esposta, vulnerabile e sottomessa al giudizio del pubblico. È una situazione molto difficile che ha violato la mia integrità psicologica. Ho cercato di affrontarla a modo mio, mostrandomi forte, ma la mia parte di madre ha molta paura di quello che quest'uomo, che ha potere e denaro, possa arrivare a fare.

Come sei venuta a conoscenza della "vendetta" di Guillermo Maripán?

Ne sono venuta a conoscenza in un modo molto scioccante. Il 16 gennaio 2025, il portale "Infama" ha pubblicato una storia su Instagram annunciando di aver ricevuto "conversazioni private" tra Guillermo Maripán e me. La cosa più grave è successa il 17 gennaio 2025, quando lo stesso portale mi ha inviato due immagini in modalità effimera, che sono riuscita a fotografare. La prima era uno screenshot di una conversazione di Instagram in cui l'account verificato di Guillermo Maripán (@gmaripan) diceva: "Se lo pubblicate voi, lo pubblicherà un'altra pagina, vi do l'esclusiva.

Ma mi avete già esposto, se vuole giocare a questo non starò zitto", insieme a un'icona di una foto. La seconda foto era uno screenshot dell'account Instagram di Maripán che mostrava una conversazione privata su WhatsApp tra lui e me, in cui si vedeva un'immagine del video intimo che gli ho inviato, mostrando la mia parte intima. È così che sono venuta a sapere della diffusione del mio materiale privato. Quel portale non lo ha diffuso, anzi, mi ha avvertito. Devo ammettere che ho avuto paura e per questo in quella data non ho fatto nulla, ho aspettato che tutto si calmasse, ma il 15 marzo, un nuovo portale mi ha fatto capire di avere il video.

La tua salute mentale ne ha risentito?

Sì, la mia salute mentale è stata gravemente compromessa. Sono forte, ma tutto questo ha lentamente alimentato in me la paura di uscire di casa o di vivere le cose di tutti i giorni con i miei figli. A questo si aggiunge il gioco di Guillermo Maripán di inviare terzi (che dicono di essergli vicini o suoi familiari) a “molestarmi” con diverse situazioni. La cosa più grave è stato contattare il padre biologico della mia prima figlia, che in 11 anni non ha mai chiesto nemmeno se fosse nata.

Lui si è unito a questa serie di violenze contro di me. Hanno minacciato di pubblicare i miei debiti e i problemi legali che ho avuto in passato per farmi tacere. Questo profondo danno psico-emotivo è stato alimentato anche dai suoi stessi avvocati che, dopo la mia querela per diffusione di materiale intimo, hanno presentato una causa civile contro di me chiedendomi 200 milioni di pesos cileni, come parte di una strategia per tormentarmi. Ripeto all'interno di questo gioco perverso sono stata avvertita dalla stessa proprietaria del portale che mi ha fatto capire di avere il mio video. Che sia ben chiaro.

E sul lavoro ripercussioni?

Ha avuto anche un impatto molto negativo sul mio lavoro. Questo stesso account che dice di avere il mio video ha scritto a tutti i miei datori di lavoro come influencer e ho perso almeno la metà dei miei incarichi. Ho subito una grave violazione del mio diritto a svolgere un'attività economica. Tutto ciò per mano di terzi legati al conflitto, che hanno rivelato situazioni private di questa problematica. Questo ha causato perdite lavorative e la cancellazione di progetti, danneggiando la mia reputazione e i miei guadagni.

Lui nega, dice che è falso, ma tu hai delle prove?

Sì, ho categoricamente delle prove. La negazione di Guillermo Maripán è insostenibile di fronte alle evidenze. La mia querela si basa su screenshot diretti che collegano il suo account verificato alla diffusione del mio materiale intimo. In queste prove si osserva:
* Uno screenshot del suo account Instagram (@gmaripan) che offre una "esclusiva" e dice: "Se lo pubblicate voi, lo pubblicherà un'altra pagina, vi do l'esclusiva. Ma mi avete già esposto, se vuole giocare a questo non starò zitto", seguito dall'icona di una foto.
* Un altro screenshot, sempre dal suo Instagram, che mostra una conversazione di WhatsApp con un'immagine esplicita del mio sedere, tratta da un video intimo. Un WhatsApp che proviene dalla sua parte e che solo io e lui avremmo dovuto avere.
Questo video è stato inviato a lui "solo ed esclusivamente" in un contesto di totale intimità e fiducia, quindi non esisteva alcun consenso da parte mia per la sua divulgazione a terzi. Queste prove sono inconfutabili. Nella sua causa civile, nega anche di conoscermi, ma era disposto a farsi un cartellino giallo per stare un fine settimana con me, ed è un piano che mi ha raccontato esplicitamente su WhatsApp.

Come stanno “coprendo” o raccontando questo caso i media nel tuo Paese?

Il caso ha avuto un'ampia copertura mediatica. Sono stati pubblicati centinaia di post e articoli di stampa che hanno trattato la situazione. Anche il mio nome e quello di Guillermo sono apparsi su media internazionali in Francia e in Spagna, riferendosi spesso all'incidente come "revenge porn". Gli avvocati di Guillermo hanno anche emesso un comunicato negando le accuse.

È una situazione molto esposta pubblicamente. I media europei mi hanno ridotto a zero credibilità per loro, perché fanno capire che non faccio nient'altro che usare i social network come un inluencer quando nn capiscono la graità dei fatti. Ma sono una scrittrice, una madre, una donna,  una creatrice di contenuti e molte altre cose, mi hanno trattato come se fossi il peggio del peggio.

Ti senti violata come donna?

Completamente. Mi sento profondamente violata come donna. I crimini commessi si inseriscono in un contesto di violenza di genere, come stabilito dalla Legge N° 21.675 (Cile) e dalla Convenzione di Belém do Pará. Sono stata vittima di violenza simbolica: la diffusione delle mie immagini sessuali è stata una strategia di dominio e umiliazione che ha danneggiato la mia dignità e perpetuato stereotipi. La mia libertà, integrità e autonomia sono state violate utilizzando una piattaforma digitale per turbare la mia privacy. Violenza psicologica: ho subito un "profondo danno psico-emotivo" a causa della violazione della mia privacy, sentendomi esposta e vulnerabile.

Questo non è un caso isolato. La testimonianza di Saray Mercado Zamora, che ha anche denunciato Guillermo Maripán per violenza economica, controllo digitale, umiliazione, violenza psicologica e violenza sessuale e riproduttiva, dimostra un modello di comportamento che colpisce altre donne. Ma se lo fanno dei calciatori allora è tutto ok? No!

È vero che hai chiesto 300.000 pesos per ritirare la denuncia?

No, non è vero. La verità è questa: quando i miei figli sono stati coinvolti in questa situazione, una parte del mio team legale, guidato da Fernando Ramos, ha parlato con me per cercare di fermare questa ondata mediatica che stava violando i diritti dei miei bambini. È stato istituito un tavolo in buona fede e Guillermo Maripán ha accettato di sedersi. Ripeto, "in buona fede", perché il signor Maripán dice che si trattava di misure estensive, che sono molto lontane dalla realtà e i suoi avvocati potrebbero confermarlo. Qualsiasi cifra di cui si è parlato a quel tavolo di buona fede non può essere rivelata da parte mia, ma posso dire che loro stessi hanno chiesto una somma per danni e pregiudizi, considerando che entrambi siamo persone pubbliche e considerando che lui stesso aveva stabilito una base di 200 milioni di pesos qualche mese fa, quando mi ha fatto causa civilmente.

Eri innamorata?

Ho avuto una "relazione affettiva" con Guillermo Maripán, iniziata con un'amicizia che includeva flirt e conversazioni a sfondo sessuale. Gli ho inviato il video intimo in un "contesto di amicizia e totale fiducia" e in un quadro di "totale intimità e fiducia" dato che lui non voleva andare a Torino, faceva fatica ad adattarsi perché li trovava noiosi. Tuttavia, ho deciso di porre fine alla relazione perché non mi sentivo a mio agio con certi comportamenti tenuti dal querelato. Per esempio, non mi ha detto di aver messo incinta una ragazza. Ha anche minimizzato la cosa dicendo che avrebbe fatto un test del DNA. Non mi ha nemmeno detto che mentre flirtava con me viveva con Saray (la terza incomoda) e potrei raccontarti molte altre cose.

Se fossi di fronte a lui, cosa gli diresti?

Niente, direi solo qualcosa a coloro che lo stanno consigliando così male. Direi loro che le loro azioni hanno causato un danno irreparabile a lui stesso. Che sta macchiando la sua carriera , per questo non gioca, per non assumersi la responsabilità della violazione della mia vita privata, della diffusione di informazioni di carattere privato senza il mio consenso e dell'esibizione delle mie immagini intime a connotazione sessuale. Direi loro che cerco una condanna esemplare che crei un precedente, affinché questo non accada a nessun'altra donna, e ricorderei loro che la giustizia non è uno strumento di coercizione, ma un percorso legittimo per cercare riparazione per la violazione dei diritti fondamentali. Che non è ancora troppo tardi per correggere l'errore.

Come finirà questa storia?

Confido pienamente nello stato di diritto del mio Paese e di quello italiano. Non farò marcia indietro. Il mio obiettivo non è solo risarcire il danno emotivo, familiare ed economico che mi ha causato, ma anche creare un precedente importante. Inoltre, mi riservo il diritto di intraprendere azioni civili per ottenere un'indennizzazione per i danni subiti. Confido anche che il suo agente, Marcelo Contreras, FIFA AGENT, lo guiderà a non continuare ad approfondire questo errore come se nulla fosse. E che tifosi e dirigenti del Torino calcio capiscano. 

Hai trovato supporto in altre donne?

Sì, ho trovato supporto in altre donne che hanno sofferto situazioni simili. Nel caso di Saray Mercado Zamora, che ha anche denunciato Guillermo Maripán, ci sono stati gravi episodi di violenza, come ho detto, che hanno colpito la sua integrità fisica, psicologica, sessuale ed economica. Guillermo ha posto una condizione incondizionata per iniziare la relazione perché non voleva che la sua immagine pubblica fosse compromessa, svalutando così Saray come donna, con la sua famiglia che ha partecipato consigliandolo con un "piano".

Lei stessa racconta come Maripán le ha imposto la chiusura della sua fonte di lavoro. Inoltre, controllava la sua medicazione contraccettiva per avere rapporti sessuali perché il signor Maripán le chiedeva di non usare protezione. Ci sono molte altre cose che spetta a lei raccontare. La sua testimonianza dimostra che non sono l'unica e che esiste un modello di comportamento che deve essere reso visibile e sanzionato. Il sostegno reciproco tra donne che hanno subito violenza di genere è fondamentale. Voglio chiarire che non ho cercato altre vittime di Guillermo Maripán, ma che almeno 4 mi hanno contattata e le sosterrò se vorranno denunciare.