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Cronache
Scuola in presenza: domani presidio per dire basta ai dietrofront del Governo

Priorità alla Scuola organizza un presidio per domani, giovedì 22 aprile, alle ore 9.30, davanti al Ministero dell’Istruzione. Nell'occasione ci sarà un incontro con Barbara Floridia, sottosegretaria al Ministero dell’Istruzione.

L'iniziativa è stata convocata per protestare contro "l'ennesimo dietrofront del Governo sulla scuola".

"Nonostante le ordinanze del TAR abbiano chiarito che le chiusure finora attuate sono state illegittime.  Nonostante il Consiglio di Stato abbia respinto il ricorso del Governo, dichiarando inappellabili le ordinanze del TAR. Nonostante le drammatiche ripercussioni sulla salute mentale e fisica degli studenti e delle studentesse, ormai evidenti a tutti. Nonostante l’enorme peggioramento delle condizioni di coloro che si trovano in situazione di fragilità o di povertà educativa", aggiunge l'organizzazione. 

"È vergognoso e inaccettabile che, dopo 14 mesi dall'inizio della pandemia, con due anni scolastici fondati sulla Didattica a Distanza, ancora non sia stato fatto nulla per risolvere i problemi strutturali della scuola e dei trasporti".  

"È vergognoso e inaccettabile che il Governo stabilisca ulteriori rinvii in spregio del diritto all'istruzione e allo studio per milioni di ragazzi e ragazze." 

"È vergognoso e inaccettabile che il Governo nel stesso momento consenta la riapertura di tutte le attività economiche e sociali e tenga  chiusa la scuola, che viene considerata come il focolaio principale per la diffusione del virus, insieme ai ragazzi che la frequentano".

"È vergognoso e inaccettabile che anche questo Governo accompagni lo sfaldamento istituzionale e sociale in corso: dal rapporto con le Regioni alla 'scuola à la carte', lasciando una 'libertà di scelta' che mina qualsiasi patto sociale e qualsiasi idea di scuola pubblica".

Si teme fortemente che a scuole chiuse continuerà l’inattività del Governo e delle amministrazioni locali in merito ai problemi della scuola (e dintorni). "Basta un solo esempio: in questi mesi con la proclamazione della chiusura delle scuole nelle zone rosse ha corrisposto regolarmente la riduzione del trasporto pubblico, anziché la pianificazione del potenziamento per favorire il rientro a scuola".

Da un anno Priorità alla Scuola indica le criticità su cui intervenire, e sostiene che sia "necessario un reale capovolgimento della questione: se le aule non sono adatte ad accogliere il 100% degli alunni, allora devono essere rese adeguate a tal fine; se i trasporti ancora non sono sufficienti, allora devono essere potenziati ulteriormente; se le varianti sono maggiormente contagiose, allora si deve procedere con contromisure efficaci, fra cui, a titolo esemplificativo, gli screening periodici e la dotazione per le aule di efficaci sistemi di aerazione; se gli organici sono carenti, gli orari completi e la continuità della didattica una chimera, allora si deve procedere a un serio piano di assunzioni che preveda anche la stabilizzazione dei lavoratori della scuola precari (insegnanti e personale ATA)".

 

 

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