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Cronache
Gravi ombre dietro l'Associazione di Silvia Romano: "Evasioni, truffe e abusi"
(fonte Lapresse)

Africa Milele, le ombre dietro l'Associazione di Silvia Romano: "Evasioni, truffe e abusi"

A dieci giorni dalla liberazione di Silvia Romano, rilasciata lo scorso 9 maggio in Somalia, arrivano sensibili aggiornamenti sulla situazione della onlus Africa Milele. 

"L'associazione in questione ha operato in totale autonomia senza informare la Farnesina eludendo qualsiasi potere d'indirizzo e informazione dei propri associati o collaboratori sotto il profilo della sicurezza", ha dichiarato Luigi Di Maio.

Ma anche sul suolo del Kenya si allungano parecchie ombre, come si legge nell'approfondimento pubblicato sul quotidiano La Verità.

" Il luogo in cui Silvia è stata «lasciata sola», come dicono i suoi genitori, è popolato da figure ambigue, che sollevano fin troppi interrogativi. E non da oggi. Già nel 2019, infatti, il sito delle Iene (www.iene.mediaset.it) dedicò vari articoli ad Africa Milele e ai personaggi che in qualche modo le ruotavano intorno. Leggendo quell' inchiesta ci si trova catapultati in un' Africa conradiana, oscura e limacciosa.

Tra le storie che più colpiscono c' è quella di Tiziana Beltrami, il cui nome ricorre spesso negli articoli pubblicati su siti e quotidiani online di italiani che vivono in Kenya o che comunque conoscono bene l' ambiente.

La Beltrami, spiegavano Le Iene, è «una donna laziale che a Malindi gestisce insieme con il marito Roberto un notissimo ristorante e locale da ballo, il Karen Blixen, che è diventato un punto di ritrovo per la movida malindina e in particolare per gli italiani».

Soprattutto, però, «Tiziana Beltrami è anche la referente logistica de facto di Africa Milele, nonostante da statuto non abbia alcun ruolo ufficiale. Il suo locale, il Karen Blixen, è stato infatti in questi anni il punto di arrivo dei materiali spediti per aiutare le popolazioni locali, nell' ambito di quello che viene definito "un ponte solidale Italia-Kenya". Gli aiuti mandati ad Africa Milele per mezzo del ristorante-pizzeria Karen Blixen sono vari: dai farmaci all' abbigliamento per bambini, fino al materiale ospedaliero».

A confermare l' impegno della Beltrami erano volantini e post su Facebook che pubblicizzavano la sua militanza umanitaria. La diretta interessata, a un certo punto, li cancellò, ma gli inviati della trasmissione Mediaset riuscirono a entrarne in possesso. Tiziana Beltrami e Silvia si conoscevano: lo testimonia un' altra immagine, pubblicata sempre da Giulio Melis sul sito delle Iene. La ragazza è seduta a un tavolo del ristorante Karen Blixen assieme alla responsabile e ad altri volontari.

Ma chi è davvero Tiziana Beltrami? Lo possiamo scoprire scavando un po' negli archivi dei quotidiani laziali.

La signora compare nelle cronache di Latina come Mariangela Beltrami. Nel 2016 le fu «contestato il concorso in truffa aggravata per due episodi che ammontano ad una cifra di circa centomila euro. Il raggiro è stato commesso ai danni di alcuni risparmiatori pontini».

E qui entra in scena un altro personaggio: Roberto Ciavolella, il marito della Beltrami. Costui è un ex promotore finanziario di Latina, accusato di aver evaso circa due milioni di euro e di aver truffato una trentina di risparmiatori per cifre milionarie. Anche lui era atteso al processo, nel 2017, ma è magicamente svanito dal suolo italiano per ricomparire appunto in Kenya. Nel frattempo il processo si è avviato ad ampie falcate verso la prescrizione.

Anche nel Paese africano pare che ci siano procedimenti pendenti a suo carico, e nell' ambiente degli italiani che vivono a Malindi circolano parecchie storie sul suo conto. Ciavolella, oltre ai guai per i raggiri finanziari, si è guadagnato un' altra accusa per violazione degli obblighi di assistenza familiare e di bigamia. La sua prima moglie, come spiega Il Caffè di Latina, lo ha denunciato, dichiarando «di essere rimasta con due figli minori senza ricevere più il pagamento degli alimenti da parte dell' ex marito che, nonostante legalmente sia ancora coniugato con lei, a Malindi si sarebbe risposato con una donna sempre di Latina, che con lui gestisce un' attività ricettiva». La donna in questione è appunto Tiziana Beltrami.

Aspettate, però, perché non è mica finita. Le Iene, ancora nel 2019, hanno puntato un faro su un altro lato oscuro della vicenda di Silvia Romano. Una faccenda confermata proprio dalla Beltrami oltre che da almeno un altro volontario. Silvia, 9 giorni prima di essere sequestrata, si diresse a Malindi per sporgere denuncia per pedofilia.

A Chakama, spiegò un volontario ai giornalisti di Mediaset, «c' era questa struttura affittata da Africa Milele, erano alcune stanze, e noi dormivano lì». Nello stesso stabile viveva un prete (probabilmente un pastore anglicano), un kenyano che veniva indicato come «father».

«La stanza di questo prete era a tre metri dalla nostra, nello stesso nostro complesso, la Guest House», disse ancora il volontario. A quanto risulta, questo prete (o pastore) aveva rapporti molto strani con le bambine del posto.

Silvia e altri decisero di denunciarlo. Tiziana Beltrami spiegò di aver accompagnato personalmente la ragazza a sporgere denuncia, e insinuò che Lilian Sora, la responsabile di Africa Milele, avesse cercato di mettere tutto a tacere per non indispettire le autorità del villaggio. Lilian, dal canto suo, diede una versione diversa. Saranno, si spera, i pm a chiarire che cosa è davvero accaduto a Silvia in Kenya. A noi, per ora, resta una certezza: la ragazza è stata lasciata sola in un luogo pieno di ombre".

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