Sostituisce il quadro vero con uno finto. Scoperto (tardi), il Lupin della Rai
Non c'è pace per la Rai. Come se non bastassero i casi Fedez con il presunto tentativo di censura da parte dei vertici di Rai Tre al concerto del primo maggio per la citazione di frasi omofobe pronunciate da esponenti della Lega, e quello relativo a Renzi, beccato da Report in autogrill con un dirigente dei Servizi Segreti, ora si aggiunge un nuovo caso. Si tratta di un furto di un quadro di valore dai corridoi di Viale Mazzini. La scoperta di un'opera d'arte - si legge sul Messaggero - che si pensava essere originale e invece originale non era. Un pezzo di notevole valore economico del celebre pittore Ottone Rosai, artista fiorentino del Novecento, che qualcuno aveva rubato e sostituito con una copia perfetta. Quel qualcuno che nella televisione pubblica, si è scoperto ieri dopo una delicata indagine, aveva lavorato per decenni. Un Lupin che candidamente ha ammesso, di fronte agli inquirenti, di essere stato lui il protagonista della ruberia.
Un ladro - prosegue il Messaggero - che però l'ha fatta franca, poiché i reati contestati, furto e ricettazione, sono tutti prescritti, visto che il colpo sarebbe stato messo a segno nei lontani anni Settanta. La scoperta dell'identità del furbastro però, più che tranquillizzare gli inquirenti, li ha ulteriormente insospettiti. Questo l'interrogativo che si sono posti: e se qualcun altro in passato avesse emulato le gesta del ladro di viale Mazzini? Per questo sono scattate ulteriori indagini dei carabinieri. Il ladro è stato mosso non tanto dall'amore per l'arte quanto dalla voglia di incassare un piccolo tesoro, ha venduto sempre negli anni '70 Architettura per 25 milioni delle vecchie lire. Insomma una bella somma per quel periodo. C'è infine un altro avvenimento imprevisto che riguarda tutta la vicenda. Alla fine l'originale dell'opera, dopo mille peripezie e una vecchia indagine per una sospetta truffa, è custodito da anni nel caveau dei carabinieri tutela patrimonio culturale. Gli stessi investigatori che hanno indagato sul caso Rai e che adesso sanno, dopo la denuncia, chi è il legittimo proprietario di quel prezioso dipinto.
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