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Cronache
Strage Roma, il killer: "Vi uccido tutti". Tra le vittime un'amica di Meloni

Strage Roma, era tutto pianificato da tempo. Non si sarebbe fermato

Nel decreto di fermo il pm di Roma indica il pericolo di fuga per Claudio Campiti, il 57enne che ha ucciso tre donne e ferito altre tre persone nel gazebo di un bar a Roma durante una riunione di condominio. L’indagato, infatti, aveva con sè al momento della sparatoria il passaporto, in uno zaino anche dei vestiti e 6 mila euro in contanti. "Ha esploso il primo colpo, poi ha esploso il secondo proiettile uccidendo la seconda persona. Ha colpito poi la terza donna. Io ero il quarto, ma sono intervenuto per bloccarlo. Mi sono gettato addosso a lui e l'ho bloccato".

È il racconto - secondo quanto apprende l'AGI - dell'uomo, un consorziato, che per primo ha bloccato all'interno del gazebo Claudio Campiti. Il testimone, un 67enne, è ora ricoverato al Policlinico Agostino Gemelli di Roma dopo essere stato colpito al volto da un proiettile. E’ stato trovato in possesso complessivamente di 170 proiettili e anche di un secondo caricatore Claudio Campiti, il 57enne che ha ucciso tre donne e ferito altre tre persone nel gazebo di un bar a Roma.

Secondo quanto si apprende, l'uomo ha esploso sette-otto colpi, altri sette erano nel caricatore dell’arma e altri 155 gli sono stati trovati addosso. "Nicoletta era una mamma protettiva, un’amica sincera e discreta, una donna forte e fragile allo stesso tempo. Ma era soprattutto una professionista con un senso del dovere fuori dal comune.

È stato quel senso del dovere a portarla lì, di domenica mattina, dove un uomo la aspettava per ucciderla a colpi d'arma da fuoco, insieme ad altre due donne, durante una riunione di condominio a Roma. Nicoletta era mia amica. Lascia il marito Giovanni e uno splendido bambino di dieci anni, Lorenzo. Con la sua, altre famiglie, alle quali esprimo tutta la mia vicinanza, sono state distrutte". Lo scrive in un post sui social la premier, Giorgia Meloni.

Strage Roma, gli inquirenti: "Campiti si allenava da tempo, era un tiratore esperto"

I Carabinieri continuano gli accertamenti sul poligono di tiro, stanno acquisendo documenti e filmati delle telecamere. Il killer Claudio Campiti era un tiratore esperto e si allenava da diverso tempo al poligono di via di Tor di Quinto. A dimostrare la sua capacità nell'usare la pistola ci sono i tre colpi sparati e le tre donne uccise.

L'uomo però ieri, dopo essere entrato al poligono e aver preso la pistola con le munizioni, non ha sparato neanche un colpo e si è allontanato per andare a compiere la strage. A Campiti potrebbe venire contestata anche l'appropriazione indebita dell'arma. La Procura, con il pm Giovanni Musarò, contesta al 57enne l’accusa di triplice omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, il triplice tentato omicidio, in riferimento alle persone rimaste ferite.

La struttura del poligono intanto è sotto sequestro e i carabinieri stanno conducendo accertamenti, acquisendo documenti, tra cui i verbali di entrata e di uscita, e visionando i filmati delle telecamere. L’obiettivo è ricostruire eventuali responsabilità di chi doveva vigilare, al momento però non ci sono altri indagati.
 

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