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Cronache
Terrorismo, propaganda sui social: arrestato convertito a Catania
Polizia

Terrorismo: propaganda su social, arrestato catanese convertito

Apologia dei delitti di terrorismo mediante strumenti informatici ed istigazione ad arruolarsi in associazioni terroristiche sono i reati per i quali la polizia di Catania ha arrestato un pregiudicato italiano, un catanese di 32 anni.

Ad operare sono state le investigazioni della sezione antiterrorismo della Digos con il coordinamento della direzione centrale della polizia di prevenzione ed il contributo del compartimento della polizia postale di Catania. E' stato accertato che l'uomo dopo essersi convertito all'islam nel 2011 ha iniziato ad utilizzare i social network per la sua attivita' di propaganda e di diffusione mediatica.

Terrorismo: arresto catanese, a 'compagna-schiava' imponeva velo

Aveva ridotto in schiavitu' la compagna che costringeva a portare il velo e a vedere immagini e video di crudeli esecuzioni di "infedeli". Si chiama Giuseppe D'Ignoti il 32enne catanese arrestato dalla polizia di Catania con l'accusa di apologia dei delitti di terrorismo mediante strumenti informatici e istigazione ad arruolarsi in associazioni terroristiche. Secondo quanto ricostruito, dopo essersi convertito alla fede musulmana, si presentava sempre come originario dal Marocco col nome di Yussuf. Il 4 ottobre del 2017 e' stato arrestato dalla polizia con l'accusa di riduzione in schiavitu', violenza sessuale continuata, sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali gravissime commessi nei confronti della donna con cui aveva convissuto da aprile al 20 settembre 2017. La sua ex compagna ha raccontato che spesso era costretta a non uscire di casa e a subire aggressioni, nel corso delle quali ha anche riportato lesioni gravissime, e a indossare il velo islamico, a pregare insieme all'uomo e a visionare vari video in cui erano riprese uccisioni commesse da uomini arabi in divisa nera e verde, di prigionieri occidentali, uccisi perche' "infedeli". La donna, dopo l'ennesima aggressione, e' riuscita a fuggire proprio mentre si trovava ricoverata presso un ospedale catanese. Da li' ha iniziato un lungo viaggio in treno, passando per Paterno', Napoli per poi giungere a Torino dove, lo scorso 22 settembre, ha presentato una denuncia alla Digos. D'Ignoti, era gia' stato condannato per il reato di violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti ai danni dell'ex moglie e aveva scontato la pena in carcere dal 2010 al 2015.

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