Trapper arrestati, il racconto della vittima. "Mi inseguivano col coltello"
L'operaio 41enne ha denunciato le minacce subite ai carabinieri: "Sei nero, ti ammazziamo", poi il furto di zaino e bici. "Io li ho fotografati"
Trapper arrestati, la vittima: "Ho avuto paura, mi correvano dietro"
Continua a far discutere l'incredibile storia di cronaca proveniente dalla Brianza, l'episodio è avvenuto sabato scorso nella stazione di Carnate e ha portato all'arresto di due noti trapper: Traffik e Jordan Jeffrey Baby. "Sei nero, ti ammazziamo». Le minacce - si legge sul Corriere della Sera - risuonano ancora forti nella testa del nigeriano 41enne, vittima di una rapina da parte dei due 25enni dediti alla musica trap (una sorta di sottogenere dell’hip-hop), ma che trovano maggiore notorietà attraverso reati di vario genere. L’immigrato ha famiglia e lavora regolarmente in una azienda di Lesmo, nel monzese, che produce tendaggi. "Sono qui in Italia per lavorare" sottolinea. Sabato si trovava in stazione, quando, nel sottopassaggio pedonale, ha incrociato i due malintenzionati.
L'uomo - prosegue il Corriere - ha avuto paura ma anche la prontezza di immortalare i due rapinatori, che gli hanno portato via bicicletta e zaino, scattando loro due foto con il cellulare, prima che se ne andassero, successivamente consegnate ai carabinieri: "Ho visto due ragazzi senza maglietta venirmi incontro — ha raccontato il cittadino nigeriano — stavano scendendo dalle scalinate del binario 1. "Quando mi hanno visto hanno iniziato a urlarmi contro dicendomi parla con me, parla con me. Io gli ho risposto chiedendo perché avrei dovuto parlare con loro". Ma non c’è stata risposta: "All’improvviso hanno tirato fuori dai pantaloni un coltello e mi hanno minacciato di morte perché avevo la pelle nera. Mi hanno detto ...vogliamo ammazzarti perché hai la pelle nera. Poi mi hanno rubato la bici e lo zaino e li hanno gettati sui binari".
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