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Ucciso dalla madre a Trieste, il bimbo nei verbali del 2023: "Mamma ha provato a strozzarmi". L'ultima relazione sulla donna: "Ci sono progressi"
Il 13 maggio 2024 il tribunale civile aveva autorizzato gli incontri tra madre e figlio senza la presenza di assistenti sociali.

Ucciso a Trieste, nei verbali del 2023 il bimbo: "Mamma ha provato a strozzarmi"
Giovanni, un bambino di 9 anni, è stato ucciso a coltellate mercoledì sera a Muggia (Trieste) dalla madre Olena Stasiuk. Nel giugno 2023, Giovanni aveva denunciato ai carabinieri che la madre aveva tentato di strangolarlo, afferrandolo al collo con entrambe le mani durante gli incontri tra i due. Queste informazioni sono contenute in circa 5mila pagine di verbali, denunce, sentenze e relazioni di assistenti sociali.
Il bambino viveva con il padre, Paolo Trame, operaio di 58 anni. I genitori erano separati dal 2017 e da allora si erano susseguite denunce e segnalazioni ai servizi sociali. Nel 2018 Olena Stasiuk, seguita da un Centro di Salute Mentale per problemi psichiatrici, aveva minacciato di togliersi la vita insieme al figlio. Nonostante ciò, alcune denunce, compresa quella per tentato strangolamento, erano state archiviate: il pubblico ministero aveva ritenuto che le ferite di Giovanni fossero compatibili anche con eventi accidentali.
Il 13 maggio 2024 il tribunale civile autorizzò gli incontri tra madre e figlio senza la presenza di assistenti sociali, sulla base di una valutazione che indicava “progressi” nella condizione della donna. Durante uno di questi incontri “non protetti” si è consumato l’omicidio.
Sono al momento aperte due inchieste: una penale per accertare come sia stato possibile che Olena Stasiuk, seguita dai servizi sociali e in cura presso un Centro di Salute Mentale, abbia potuto partecipare a incontri con il figlio senza supervisione, e un’inchiesta ministeriale che vuole verificare le procedure e le decisioni che hanno portato alla tragedia.
Il ministero della Giustizia ha inoltre richiesto una relazione urgente per analizzare la documentazione del tribunale e dei servizi sociali di Muggia e verificare se siano stati rispettati i protocolli previsti per casi simili. L’autopsia sul corpo del bambino dovrà stabilire il numero delle coltellate inferte.
La relazione tra Paolo Trame e Olena Stasiuk era iniziata nel 2012 e si era interrotta dopo la nascita di Giovanni. Olena, originaria di Zaporizhzhia (Ucraina), aveva precedenti problemi psichiatrici e un ricovero obbligatorio per schizofrenia. Negli anni successivi alla separazione si è sviluppata una lunga contesa legale per l’affidamento del bambino.
