Un NOME,non un NUMERO il ricordo a Milano - Affaritaliani.it

News

Un NOME,non un NUMERO il ricordo a Milano

La notte del 18 aprile 2025 un peschereccio partito dalla Libia si inabissa a 400 metri di profondità con il carico di 1000 giovani vittime. Nei mesi successivi il governo italiano darà il via a una delle più grandi operazioni umanitarie europee la Missione Melilli. In occasione del decimo anniversario del disastro migratorio del Mediterraneo il LABANOF dell'Università degli Studi di Milano ha organizzato eventi e mostra per onorare queste vittime e far conoscere il ruolo della scienza nel contrastare le violazioni dei diritti umani. Una mostra antistante l'Aula Magna e nell'adiacente cortile settecentesco racconta la tragedia,le vittime,le operazioni di recupero attraverso una mostra con le immagini e installazioni e un plastico della base di Melilli e del barcone con esposizione degli effetti personali di alcune vittime,una collezione toccante con oggetti,documenti,lettere,amuleti delle singole persone.Durante la mia visita per realizzare un servizio giornalistico documentato con le mie immagini allegate ho avuto il piacere di incontrare personalmente il fotografo Max Hirzel che ha documentato una parte di quel disastroso evento spiegandomi il suo significato: “Corpi migranti è il mio tentativo di trovare un angolo in grado di mostrare la follia di ciò a cui stiamo assistendo da circa 30 anni, come fosse normale o inevitabile. Tutto ciò che ruota attorno ai corpi di giovani uomini e donne migranti evoca quella che io chiamo l’anomalia, scambiata e percepita come fatalità ineluttabile. Non è una fatalità, è una gigantesca aberrazione con precise responsabilità”
 

Servizio realizzato e documentato da Nick Zonna